• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31269
TAVOLA ROTONDA

Gli animali nella Costituzione: impatto e proposte

Gli animali nella Costituzione: impatto e proposte
Il nuovo articolo 9 della Costituzione impatta sull'ordinamento nazionale e suscita ulteriori attese di riforma e di cambiamento verso un compiuto approccio “One Health”. In linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, le esigenze di protezione delle comunità e dell'ambiente si intrecciano con la salute delle persone e degli animali. Se ne è parlato ieri a Roma al Convegno organizzato da Boehringer Ingelheim e AboutPharma, con la mediapartnership di @nmvi Oggi.


Il Presidente dell'ANMVI, Marco Melosi, ha partecipato al convegno "Riforma costituzionale e tutela della salute animale" organizzato a Roma (Palazzo Wedekind) da Boehringer Ingelheim e AboutPharma. Il convegno ha approfondito le implicazioni sul settore del nuovo articolo 9 della Costituzione, alla presenza di attori istituzionali, giuristi e stakeholder.

Si è inserita in questo contesto la tavola rotonda dedicata alla vaccinazione come strumento di tutela della salute animale, umana e ambientale. Moderata dalla giornalista Annalisa Manduca, la tavola rotonda ha visto la partecipazione di Arianna Bolla (Presidente di AISA), Daniela Mulas (Vicepresidente FNOVI), Umberto Agrimi (Direttore Dipartimento Veterinario dell'ISS) e del Presidente ANMVI che ha messo in luce il nesso fra due valori di portata costituzionale quali la tutela degli animali e la salute collettiva.  A favorire questo nesso è la nuova normativa di sanità animale, concepita prima di Covid-19 e oggi perfettamente rispondente alle esigenze di prevenzione: "Il regolamento il 2016/429 è stato varato prima della pandemia e ha in sé concetti attuali e futuribili"- afferma Melosi.

"L’applicazione nazionale del nuovo regolamento- spiega Melosi- prevede un forte coinvolgimento della Veterinaria, sia istituzionale sia libero professionale. Questo vuol dire che ai Veterinari spetterà un ruolo più forte e più responsabilizzante. Ma la nuova normativa responsabilizza molto anche chiunque abbia a che fare con un animale, per ragioni d’affezione o per ragioni economiche".

Quali le difficoltà? "La difficoltà che intravedo è di tipo culturale"- risponde il Presidente dell'ANMVI. "L’Unione Europea è molto chiara: nessun animale, qualsiasi animale, può essere un portatore di malattie trasmissibili ad altri animali o ad altre persone.  Gli incentivi a vaccinare sono in primo luogo culturali - e infatti la normativa chiede molta formazione e molta educazione a tutti- e in secondo luogo economici: la vaccinazione veterinaria è una prestazione “one health” che in definitiva avvantaggia anche le persone, la sicurezza alimentare ecc.".

E quali le proposte? Per il Presidente ANMVI sono due le azioni possibili sul fronte delle risorse umane e su quello socio economico: per il primo fronte è necessario  il potenziamento del contingente veterinario, pubblico e privato, orientato ai settori dove mancano Medici Veterinari, mentre sul fronte sociale, aiuterebbero meccanismi fiscali incentivanti, detassando prestazioni veterinarie essenziali per la salute degli animali delle persone e degli alimenti di origine animale.

Nella foto, da sin. Arianna Bolla, Marco Melosi, Daniela Mulas, Umberto Agrimi e Annalisa Manduca


Riforma costituzionale: l'impatto sulla tutela della salute animale