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IN SENATO

Esotici, sopprimere i criteri "sociali" per la lista positiva

Esotici, sopprimere i criteri "sociali" per la lista positiva
Non senza dibattito, le Commissioni riunite Sanità e Ambiente del Senato hanno dato parere favorevole, con osservazioni, sull'Atto 383 del Governo (Decreto Esotici e Selvatici). Modificati i criteri di stesura della lista positiva. Sanatoria per gli animali già acquisiti prima del decreto. Rilievi finanziari dalla Commissione Bilancio. Iter speculare in corso alla Camera.

Esaminate le osservazioni sul Decreto Esotici e Selvatici, oggi le Commissioni di merito hanno adottato il parere firmato dal solo relatore Sen Maurizio Buccarella (Misto) dopo il ritiro della firma da parte della correlatrice Sen Michelina Lunesu (Lega). Motivo del contendere le divergenze emerse su alcune richieste del Sen Luca Briziarelli (Lega) sulle quali c'è stata l'apertura del Governo a nome del Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri - sia pure pur con richiesta di renderle "meno stringenti". II relatore Buccarella si è invece reso indisponibile a farle proprie.

In discussione, c'era soprattutto la richiesta di inserire nell'Atto 383 una disposizione diretta a prevedere la possibilità di utilizzare animali ai fini dello svolgimento di attività cinofile. Disposizione non accolta dal sen Buccarella, perchè "imporrebbe di affrontare ulteriori problematiche". Sul parere firmato dal Sen Buccarella, il Sen Briziarelli ha annunciato il voto contrario della sua parte politica.
Tra i voti favorevoli quello della senatrice veterinaria Caterina Biti.

Il parere approvato - Sull'Atto 383 (Decreto Esotici e Selvatici) il parere delle Commissioni riunite 12a e 13a del Senato è favorevole con le seguenti osservazioni:
- all'articolo 5, comma 2, si valuti l'opportunità di sopprimere la parola "sociali";
La lista positiva degli animali da compagnia di specie esotiche e selvatiche verrebbe redatta in basa al rischio sanitario, per la biodiversità, o alla compatibilità con la detenzione in cattività per ragioni comportamentali, fisicahe, biologiche ed etologiche e non più anche "sociali". Alla Camera, dove l'Atto 383 viene esaminato in parallelo, è stato chiesto lo stralcio di tutti i criteri di stesura della lista positiva.

- all’articolo 6, si valuti l’opportunità di eliminare il periodo transitorio di un anno e quindi di sostituire le parole «entro un anno dall’entrata in vigore del decreto di cui al medesimo articolo 5» con «precedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto»;
I detentori di specie selvatiche ed esotiche non incluse nella lista positiva verrebbero autorizzati a detenerli se acquisiti prima dell'entrata in vigore dell'Atto 383.

-all’articolo 12, comma 2, si valuti l’opportunità di includere tra la documentazione di cui deve essere corredata la domanda di affidamento di animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca la certificazione antimafia.
L'obiettivo è di richiedere la certificazione antimafia alle associazioni o enti a cui vengono affidati animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca.

Effetti economico-finanziari e politiche europee- Le Commissioni Sanità e Ambiente hanno fatto proprie le osservazioni della 5a Commissione (Bilancio) e della 14a Commissione (Politiche Europee).

Sulla clausola di invarianza finanziaria, la Commissione Bilancio  ritiene ipotizzabile una diminuzione delle importazioni di animali non detenibili per effetto dei divieti previsti dagli articoli 3 e 4 dell'Atto 383, con particolare riferimento alla detenzione "casalinga", e un conseguente reindirizzamento del mercato verso altre specie. I divieti introdotti dovrebbero condurre gli interessati ad acquisire gli animali  da allevamenti registrati e controllati anziché da un prelievo diretto in natura, con l'effetto di aumentare le vendite nel settore e un conseguente incremento del gettito fiscale. Per la 5° Commissione il parere è stato "non ostativo" con alcuni rilievi rivolti al Governo: monitorare gli effetti finanziari del provvedimento, al fine di prevenire riduzioni di gettito o incrementi degli oneri a carico della finanza pubblica derivanti dalla ridefinizione del mercato degli animali esotici e selvatici; valutare l'opportunità di prevedere, in futuri provvedimenti, possibili misure di ristoro per le imprese che dovessero cessare l'attività o subire una significativa riduzione del fatturato a seguito della ristrutturazione del mercato".

In 14° Commissione, è stato approvato il parere del relatore, Sen Gianmarco Corbetta (M5S) che ha formulato osservazioni non ostative con rilievi.  In particolare, il relatore ha osservato che ai sensi del Regolamento (UE) 2016/429 gli Stati membri possono applicare misure supplementari o più rigorose, purché non ostacolino i movimenti di animali e prodotti tra Stati membri. La proposta al Governo è di "inserire un invito alla concreta applicazione dello schema di decreto, con riferimento agli animali da compagnia, mediante la prevista normazione secondaria, nel rispetto del regolamento (UE) 2016/429".
Infine, anche la 14° Commissione invitare il Governo "a valutare la necessità di prevedere un ristoro per le imprese del settore, direttamente interessate dai divieti imposti con il decreto, analogamente a quanto previsto per le imprese di allevamento di visoni e di altri animali da pelliccia".