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POTENZIALE ZOONOTICO

HPAI, Rezza (Dgprev) scrive a tutti i sanitari

HPAI, Rezza (Dgprev) scrive a tutti i sanitari
"Allo stato attuale il rischio di trasmissione del virus aviario all'uomo è considerato basso, ma si ritiene necessario monitorare la situazione al fine di identificare eventuali cambiamenti". Lo scrive il Direttore generale della Prevenzione Giovanni Rezza in una circolare di raccomandazioni "one health" rivolte agli operatori sanitari e ai veterinari della filiera avicola. Creato un gruppo di esperti per una rete di laboratori umani e veterinari. Vertice alla Dgsaf con Regioni e Mipaaf.

L'evoluzione dell'epidemia di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI, sottotipo H5N1) ha portato la Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute a costituire un 'gruppo di esperti' per la definizione del funzionamento della rete nazionale dei laboratori pubblici umani e veterinari, con compiti di individuazione precoce della circolazione di ceppi di virus influenzali a potenziale zoonotico.

La creazione del gruppo di esperti -- spiega il Direttore Generale Giovanni Rezza in una circolare rivolta a tutte le professioni della sanità- rientra nelle previsioni del Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu 2021 - 2023) per "attivare un sistema di allerta rapida per le epidemie influenzali anche a carattere pandemico". Il gruppo di esperti, informa il Dg Rezza, "si è già riunito e sta monitorando e valutando la situazione".

Virus dell'influenza zoonotica- I virus dell'influenza animale sono distinti dai virus dell'influenza stagionale umana e non si trasmettono con facilità tra le persone. Tuttavia, prosegue la circolare, i virus dell'influenza zoonotica (virus dell'influenza animale che possono occasionalmente infettare l'uomo attraverso il contatto diretto o indiretto) possono causare forme di malattia nelle persone, con una variabilità clinica che va dalle manifestazioni lievi al decesso.
I sottotipi dei virus dell'influenza aviaria degli uccelli sono A(H5N1) e A(H9N2) e i sottotipi dei virus dell’influenza dei suini sono A(H1N1) e A(H3N2). Tutti questi virus influenzali di tipo A degli animali sono distinti dai virus dell'influenza umana e non si trasmettono facilmente tra le persone.

Raccomandazioni- In caso di epidemia di influenza aviaria le persone dovrebbero, se possibile, evitare gli allevamenti di pollame, il contatto con animali nei mercati di pollame vivo, di entrare in aree in cui il pollame può essere macellato e il contatto con qualsiasi superficie contaminata da deiezioni di pollame o altri animali. Gli operatori sanitari che gestiscono casi sintomatici con esposizione certa o possibile dovrebbero seguire precauzioni standard, da contatto e respiratorie. Gli operatori sanitari che eseguono procedure che generano aerosol dovrebbero utilizzare precauzioni per via aerea.

Vaccinazione anti-influenzale- La circolare ribadisce inoltre che "la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente al personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: allevatori; addetti all'attività di allevamento; addetti al trasporto di animali vivi; macellatori e vaccinatori; veterinari pubblici e libero-professionisti". Ma "la raccomandazione per la vaccinazione antinfluenzale stagionale - sottolinea il documento - è estesa anche a tutti i soggetti che per ragioni diverse da quelle professionali risultino potenzialmente esposti al rischio epidemiologico".

Il contesto- Nel 2021, si sta assistendo ad un'epidemia di influenza aviaria ad alta patogenicità (H5N1)  partita dalla Russia nel mese di luglio e poi dilagata in diversi Paesi quali Ucraina, Polonia, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Croazia, Bulgaria, Ungheria Slovacchia, Danimarca, Finlandia, Belgio, Olanda e Italia.Nel nostro Paese l'epidemia sta interessando principalmente il territorio veneto, ma focolai sono stati registrati anche in Lazio, in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia.

Sanità Animale- La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha emanato dispositivi dirigenziali aggiornati all'evoluzione epidemiologica.  Dopo il vertice del 1 dicembre con i rappresentanti delle regioni e del Mipaaf, la Dgsaf provvederà a modificare l'ultimo dispositivo dirigenziale del 22 novembre. Le modifiche riguarderanno la gestione dell’ accasamento delle altre specie oltre ai tacchini (es broiler), il campionamento dei volatili morti ai fini della concessione delle deroga alla movimentazione, la gestione del rischio nel selvatico con la regolamentazione dei lanci di selvaggina e delle attività legate alla caccia.

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