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CONSULTAZIONE FVE

L'impegno dei Veterinari per la sostenibilità

L'impegno dei Veterinari per la sostenibilità
In Europa, i Veterinari sono i "consulenti speciali" di una catena alimentare sicura e sostenibile. E' grazie a loro che si raggiunge il gold standard della produzione alimentare europea. Per questo, il loro contributo attivo alla sostenibilità richiede di essere messo in luce. Ruoli tradizionali ed emergenti: i Veterinari per la mitigazione dei Greenhouse Gases e per una economia circolare..

La Federazione dei Veterinari Europei (FVE) sta redigendo un position paper ufficiale sulla sostenibilità. La prima bozza del documento "Veterinarians commit to sustainable food system" è aperta alla consultazione di 300.000 Veterinari di 39 paesi europei, con l'intento di mettere a fuoco il decisivo contributo della Veterinaria al gold standard degli alimenti europei.

Intervento veterinario attivo- I Veterinari svolgono attività  a favore dello sviluppo di sistemi alimentari sostenibili :
- consulenze specializzate a sostegno degli allevatori zootecnici e acquacultori;
- applicazione della legislazione europea;
- introduzione di innovazioni e tecnologie efficaci in tutte le reti di approvvigionamento alimentare;
- supporto scientifico ai decisori e ai responsabili politici

Competenze tradizionali ed emergenti- La FVE individua le aree "cruciali" nelle quali i Veterinari si rivelano come "la spina dorsale" della sostenibilità. Del resto, la zootecnia è un settore che contribuisce in modo "sostanziale" all'economia europea e i Veterinari sono i "consulenti speciali" di allevamenti sostenibili. Ogni giorno, proteggendo la salute e il benessere degli animali, proteggono anche la salute pubblica e gli ecosistemi. Alle competenze tradizionali, i nuovi scenari post-pandemici aggiungono competenze emergenti, per ciascuno dei quali, la FVE fornisce un ampio supporto documentale.

- One Health, intesa come unità sanitaria e ambientale anche per ridurre al minimo la probabilità di spillover zoonotici
- Sicurezza alimentare, intesa nel doppio significato di safety and security. Il progetto di riferimento è la Farm to Fork Strategy
- Salute e benessere animale, due fattori inestricabili fondati su assetti gestionali dall'allevamento al macello passando per il trasporto che preservino il principio life worth living
- Resistenza antimicrobica, una minaccia che passa per l'uso responsabile degli antimicrobici e l'attenzione per la contaminazione ambientale. FVE individua in EPRUMA la piattaforma di riferimento

- Protezione dell'ambiente e mitigazione dell'impatto delle emissioni di GHG (Greenhouse Gases/Gas ad effetto serra). Questo è un ambito di competenza veterinaria emergente, che parte dal presupposto che non è semplice misurare le emissioni addebitabili alla zootecnia. Anche per questo, i Veterinari devono sentirsi parte attiva del dibattito pubblico. Il position paper riporta che nel 2020 non è stato raggiunto il  target del 20% fissato dall'Agenzia europea dell'Ambiente e che- riconoscendo il problema- la zootecnia può mettere in atto una serie in innovazioni utili a mitigare le emissioni e ridurre i rifiuti, con il supporto dei Veterinari nell'adozione di innovazioni e tecnologie come la digestione anaerobica che converte i rifiuti animali in biogas metano come energia rinnovabile.

- Economia circolare. E' un altro ambito di competenza emergente, basato su evidenze d'esperienza come i ben noti costi economici delle malattie animali, che solo la prevenzione veterinaria può ridurre o evitare. La catena alimentare è generatrici di sprechi a vario livello, contenibili attraverso donazioni e reimpieghi, oltre che nell'adozione di processi produttivi innovativi come l'integrazione di proteine da insetti nell'alimentazione animale, pet compresi.

La sostenibilità in sei obiettivi- In conclusione, la sostenibilità in chiave veterinaria si può riassumere in sei obiettivi: 1) biodiversità e conservazione della fauna selvatica; 2) lotta al riscaldamento globale; 3) una società no-waste; 4) una buona qualità di vita per gli animali; 5) cittadini in salute e benessere; 6) acqua pulita in quantità sufficienti per tutti.