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LA RISPOSTA

Regolare la stabilizzazione di 121 veterinari precari

Regolare la stabilizzazione di 121 veterinari precari
Superare il precariato non è una anomalia. Il Viceministro Pierpaolo Sileri ha chiarito in Commissione Affari Sociali le ragioni del concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di 121 Veterinari già in servizio. La condotta del Ministero "non è viziata da illegittimità, né presenta aspetti inopportuni o discriminatori". Il concorso risolve una perdurante posizione di precariato che ha messo in difficoltà gli uffici ministeriali.


Le puntuali spiegazioni del Viceministro Pierpaolo Sileri (M5S) hanno fatto rientrare i dubbi dell'On Michela Rostan (LEU) sulla stabilizzazione dei precari storici del Ministero della Salute, fra cui 121 Veterinari degli uffici centrali e periferici. Secondo l'interrogante- mossa da segnalazioni al riguardo- stabilizzare personale veterinario già in servizio sarebbe grave e illegittimo. Obiezioni presto superate dalla stessa Rostan, che dopo la risposta del Viceministro Sileri  ha dichiarato di "condividere l'esigenza di superare il precariato nella pubblica amministrazione, dando risposte certe ai soggetti che operano in tali strutture".

Il 24 aprile 2019 sono stati banditi i concorsi pubblici, per titolo ed esami, per la copertura di 121 posti, a tempo pieno e indeterminato, riservato ai dirigenti sanitari veterinari in servizio presso il Ministero della salute. Scaduti i termini per la presentazione delle domande (10 giugno 2019), sono state nominate le Commissioni esaminatrici e fissate le date delle prove scritte e orali per i concorsi finalizzati alla stabilizzazione.

La condotta del Ministero "non è viziata da illegittimità, né presenta aspetti inopportuni o discriminatori"- ha detto Sileri- ma finalizzata alla "definizione della perdurante posizione lavorativa precaria dei dirigenti a tempo determinato". Il Viceministro ha anche chiarito il quadro normativo che ha permesso al Ministero della salute di avviare una procedura di selezione semplificata per il personale sanitario già in servizio con la maturazione di una esperienza quinquennale.  La stabilizzazione, inoltre, non presenta oneri ulteriori, in quanto le relative risorse risultano già allocate nel bilancio di previsione del Ministero della salute.

Depauperamento degli assetti organizzativi del Ministero della salute- La risposta del Viceministro ha anche evidenziato come il Ministero della salute- rispetto ad altre amministrazioni ugualmente colpite dal blocco del turn over- " si sia trovato ad affrontare "linee di attività crescenti in un contesto internazionale di maggiore attenzione all'adeguatezza dei controlli in materia sanitaria, da garantire soprattutto presso la capillare rete territoriale degli Uffici periferici".

Le progressive cessazioni dal servizio dovute al pensionamento del personale sanitario, "hanno reso più grave il quadro di carenza delle risorse necessarie a garantire l'assolvimento dei rilevanti compiti istituzionali affidati a questo Dicastero, tenuto conto della situazione nazionale e internazionale connessa alle cicliche emergenze sanitarie, agli accresciuti compiti nel settore dei controlli alle merci, agli alimenti, ai viaggiatori, nonché al progressivo intensificarsi dei fenomeni migratori, che ha costretto gli uffici a un costante lavoro in regime di emergenza".

La necessità di assicurare gli adeguati livelli delle attività istituzionali del Ministero della salute ha determinato il conferimento di incarichi a tempo determinato quinquennali rinnovabili, per lo svolgimento dei controlli obbligatori in materia di profilassi internazionale.

Carenza strutturale degli Uffici periferici e centrali - Questi uffici "soffrono di una carenza strutturale di personale", e pertanto è "indispensabile l'assunzione di nuove e qualificate unità di personale e, al fine di garantire rapporti di lavoro stabile piuttosto che forme di precariato". Il personale dirigenziale sanitario in questione è altamente specializzato nel settore dei controlli obbligatori in materia di profilassi internazionale, ha maturato la propria esperienza all'interno dell'Amministrazione in virtù di collaborazioni e incarichi a tempo determinato conferiti in base alle normative di settore, e non ha potuto beneficiare delle stabilizzazioni previste dalla «riforma Madia» fino alla manovra finanziaria 2018 che ha reso possibile il concorso per la stabilizzazione.