L'onorevole Federico Gelli, il "padre" della prima legge italiana sulla responsabilità professionale sanitaria fa il punto sulla sua attuazione: emanati i primi tre decreti attuativi, ne mancano ancora quattro. Fra questi, il regolamento sulle polizze assicurative di cui circola una bozza del Mise. "Anche in loro assenza- avverte Gelli- la legge è pienamente cogente e la polizza obbligatoria".
Non era ancora in predicato per diventare Sottosegretario alla Salute l'On
Federico Gelli quando
, il 1 agosto,
ha firmato il
Quaderno della Fondazione "Italia in Salute" da lui presieduta. Nella prefazione, il "padre" della
Legge che porta il suo nome fa il punto sui sette decreti attuativi destinati a completare il quadro legislativo della responsabilità professionale sanitaria in Italia.
I decreti attuativi già emanati- Sono tre:
- il
decreto di nomina dell’
Osservatorio nazionale sulla sicurezza delle cure- il
decreto che ha istituito il
sistema nazionale delle linee guida - il
decreto sui criteri per l’
accreditamento delle società scientifiche.
Il sistema GRADE per le linee guida- Quanto alle linee guida, "l’Istituto superiore di sanità ha svolto un grandissimo lavoro"-scrive Gelli. "Senza questo contributo non si sarebbe mai arrivati ad avere il sistema nazionale delle linee guida, che finalmente indica con chiarezza chi deve elaborare le linee guida e come queste debbano essere fatte". Il medoto adottato è il
sistema internazionale GRADE "che consente alle società scientifiche, agli istituti di ricerca pubblici e privati, alle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie, di poter lavorare nella medesima direzione, ai fini dell’emanazione delle linee guida. È un risultato estremamente importante- afferma Gelli- Sappiamo bene che non risolverà tutti i problemi ma è un tassello fondamentale per l’evoluzione del nostro sistema sanitario".
I decreti attuativi che mancano- Sono quattro i provvedimenti attuativi che restano da emanare e riguardano tutti i risvolti assicurativi. "Anche in loro assenza, la legge è pienamente cogente- puntualizza Federico Gelli- Non viene meno, infatti, l’obbligo assicurativo per le strutture sanitarie perché manca il decreto attuativo - come erroneamente è stato detto da alcune parti":
- il decreto sul Fondo di garanzia per i danni derivanti dalle malpractice in sanità
- tre decreti di regolamentazione delle polizze
Il Fondo di garanzia- Gelli mette l'accento sul Fondo di garanzia, "che si dovrà alimentare con una parte delle polizze che verranno contratte nel tempo", e che è "estremamente importante in quanto interviene a sostegno dei soggetti danneggiati qualora il sistema di copertura assicurativa non sia sufficiente ovvero quando si siano venute a determinare situazioni particolarmente gravi, in cui al cittadino viene riconosciuto il diritto a un risarcimento ma, per una serie di motivi, questo risarcimento non viene erogato".
Una parte consistente del Fondo di garanzia è destinato all’attività libero-professionale. "I medici liberi professionisti sono quelli che, per ovvi motivi, non conseguiranno vantaggi analoghi a quelli degli altri esercenti le professioni sanitarie perché non potranno godere del meccanismo del “doppio binario” connesso alla responsabilità extracontrattuale- spiega Gelli- E’ per questo che si è pensato di venire incontro a questi soggetti, che rappresentano una piccola percentuale degli operatori sanitari ma comunque importante, dando loro la possibilità di usufruire di un’agevolazione nella stipula delle polizze assicurative".
I contenuti minimi delle polizze- Dovrà essere definito "con chiarezza" l’impatto dell’azione diretta assicurativa, le eccezioni opponibili, la questione dei massimali, il regime temporale delle polizze, le funzioni dell’autoassicurazione con riferimento a quelle realtà che hanno adottato tale meccanismo.
Decreti al più presto- "Si è costituito informalmente un gruppo di lavoro in cui sono rappresentati i principali stakeholder interessati al fatto che siano adottati al più presto i decreti mancanti- spiega l'On Gelli. Il gruppo di lavoro, scrive, ha elaborato "delle proposte concrete che sono state messe a disposizione del Ministero dello sviluppo economico, con il quale è disponibile a collaborare per fornire tutti gli spunti e i suggerimenti necessari".
Da fine agosto circola una
bozza di decreto regolamentare sui requisiti minimi delle polizze assicurative. Regolamento Polizze, ANMVI chiede consultazione al Mise