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COMUNICATO STAMPA

Iva, Anmvi al Sen Campari: la soluzione era un'altra

Iva, Anmvi al Sen Campari: la soluzione era un'altra
Sono corrette entrambe le posizioni: quella dell'interrogante Sen Campari e quella del Ministro Tria, che al question time ha spiegato perchè alla cessione diretta del farmaco veterinario al proprietario si deve applicare l'IVA del 22%. Per l'ANMVI la soluzione al sovraccarico d'imposta, giustamente lamentata dal Senatore leghista, era però un'altra.


Al question time di ieri pomeriggio, a Palazzo Madama, il Ministro delle Finanze Giovanni Tria ha confermato il doppio regime d'imposta per i medicinali veterinari: quando venduti hanno l'IVA al 10%, quando ceduti dal Medico Veterinario al 22%. L'obiezione sul diverso trattamento d'imposta era stata sollevata con una interrogazione a risposta immediata dal senatore della Lega Maurizio Campari (foto).


La soluzione è portare al 10% l’IVA sulle prestazioni veterinarie- La riposta del Ministro delle Finanze confermato che il farmaco veterinario – quando dispensato al cliente/proprietario dal Medico Veterinario curante - è una prestazione veterinaria e come tale va maggiorata dell’IVA al 22%.
Il Senatore Campari chiedeva invece che la dispensazione diretta in favore dell’animale da compagnia in cura fosse assoggettata all’IVA del 10%, la stessa aliquota che viene applicata ai medicinali veterinari alla vendita al dettaglio.

L’ANMVI ritiene corrette sia le posizioni del Ministro Tria che del Senatore Campari: il Medico Veterinario quando dispensa direttamente al cliente il medicinale veterinario lo fa compiendo una prestazione veterinaria e non un atto commerciale; d’altra parte il divario del 12% di IVA- destinato ad aumentare se ci sarà un aumento dell’IVA- si configura come un ricarico fiscale.

La soluzione, secondo l’ANMVI, è di considerare tutte le prestazioni veterinarie assoggettabile all’IVA del 10%. In questo modo si allineerebbe il trattamento d’imposta, con l’auspicato contenimento fiscale di cui all’interrogazione del senatore Campari.

E proprio ieri, sulla natura sanitaria e fiscale della cessione del farmaco veterinario è stata diffusa una circolare a doppia firma Fnovi-Fofi. Nel puntualizzare la cornice legislativa di questa prestazione accessoria, la circolare delle Federazioni ne conferma anche la piena legittimità.