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COMUNICATO ANMVI

Cosa vorremmo (e per ora non c'è) nel DEF

Cosa vorremmo (e per ora non c'è) nel DEF
Defiscalizzare e incentivare le cure veterinarie agendo sulla rimodulazione delle aliquote IVA. Mantenere e aumentare le detrazioni fiscali a favore dei proprietari. Introdurre premialità fiduciarie e fiscali per i veterinari liberi professionisti che assolvono compiti di interesse pubblico. Appello rivolto in primis alle parlamentari veterinarie.


La bozza del DEF (Documento di Economia e Finanza) non prende nessun impegno misurabile nè sull'IVA nè sulle detrazioni fiscali. Quanto alla prima, il Governo Conte assicura il disinnesco degli aumenti automatici (l'aliquota IVA sulle cure veterinarie rischia di salire al 24,2% dal 1 gennaio 2019), ma nel DEF in circolazione da poche ore si parla di "rimodulazione delle aliquote IVA". Un impegno comunque importante - secondo l'ANMVI- che potrebbe rivelarsi anche più proficuo della mera neutralizzazione delle clausole di salvaguardia. Infatti, consentirebbe non solo di evitare un gravoso salto di 2,2 punti percentuali per le famiglie con animali da compagnia (poco meno della metà delle famiglie italiane), ma anzi di tagliarne ben 12.

IVA: defiscalizzare e incentivare le cure veterinarie- L'auspicio dell'ANMVI- che oggi ha diffuso un comunicato stampa- è infatti la ricollocazione in fascia ridotta delle prestazioni veterinarie e dei mangimi industriali (scendendo dal 22% al 10%), la stessa dei medicinali veterinari. Come espressamente riconosciuto dalla Commissione Finanze della Camera, in Europa  è in corso la revisione delle aliquote IVA. Ciò offrirebbe la possibilità di azzerare il palleggio di competenze fra Roma e Bruxelles a cui la Veterinaria italiana assiste da anni.

In sintesi, la richiesta è di abbassare i costi di mantenimento degli animali da compagnia, rimodulando l'aliquota IVA (oggi 22%) che grava sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi industriali (es. collocandola in fascia agevolata, la stessa dei medicinali veterinari, oggi 10%);

Mantenere e aumentare le detrazioni fiscali a favore dei proprietari di animali da compagnia- La nota di aggiornamento del DEF ripropone la revisione delle tax expenditures ( detrazioni fiscali),  scongiurata con i precedenti Governi e  Commissari alla spending review e ora riproposta dal Governo Conte.
Il documento, secondo le bozze circolate oggi, rinvia la scelta delle detrazioni da sacrificare.

L'ANMVI chiede che il Governo e il Parlamento considerino di aumentare la soglia di detraibilità delle cure veterinarie come proposto durante la scorsa Legislatura, da un ddl bipartisan, che aveva ravvisato l'anacronismo dei 49 euro annui detraibili, un valore fermo alla Lira e mai adeguato all'Istat.

Revisione dei LEA e Medicina Veterinaria di Base-  I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sono all'attenzione del Ministro Giulia Grillo che, come primo atto di Governo ha inteso monitorarne il rispetto- e anche del DEF, dove si esplicitano criticità di sostenibilità economica dei nuovi LEA.

L'ANMVI chiede di riformare i Livelli Essenziali di Assistenza della Sanità Veterinaria, spostando alcune prestazioni dai nuovi LEA (dove sono state inserite senza coperture finanziarie) ad un sistema di Medicina Veterinaria di Base erogato attraverso le strutture veterinarie.
Tutto questo dovrebbe passare da una revisione della spesa pubblica per il controllo delle popolazioni animali, abbandonando l'obsoleta Legge 281 a favore di un nuovo paradigma normativo, economico e gestionale di lotta al randagismo. Si tratterebbe di incentivare il possesso responsabile, anche attraverso una revisione dell'attuale modello di prevenzione delle aggressioni canine, tradurre in atto legislativo ordinario l’OM sugli avvelenamenti di animali, e ripensare le norme sul soccorso agli animali vittime di incidenti stradali.
Tutte voci- fa notare l'ANMVI - previste dai LEA e prive di coperture finanziarie quindi di effettiva erogabilità.

Premialità fiduciaria nei confronti dei Veterinari llpp-
Riconoscere delle premialità ai medici veterinari liberi professionisti che svolgono attività di rilevanza pubblica (es. alimentazione banche dati animali, sistema Tessera Sanitaria, fattura elettronica, ricetta veterinaria elettronica ecc.) e impostare sulla base di esse un nuovo rapporto fiduciario, non meramente ispettivo-sanzionatorio.

ANMVI condivide le richieste di mitigazione delle sanzioni contenute nella proposta di legge della Commissione Finanze, prima firmataria la Presidente On Carla Ruocco (M5S), così come gl intenti del DEF di semplificare gli adempimenti digitali evitandone la duplicazione tante quante sono le amministrazioni richiedenti.

Appello rivolto in primis alle parlamentari veterinarie- L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) intende farsi promotrice di un incontro, nelle sedi parlamentari, con deputati e senatori interessati, sui temi di sanità veterinaria di carattere prioritario, a cominciare dalla prossima Legge di Bilancio, auspicando in primis il coinvolgimento attivo delle parlamentari veterinarie elette nella XVIII Legislatura.