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FNOVI

Atto veterinario, nuova definizione al Ministro Lorenzin

Atto veterinario, nuova definizione al Ministro Lorenzin
E' stata inoltrata al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin la nuova definizione di "atto medico veterinario" approvata dal Consiglio Nazionale. A quasi dieci anni dalla prima definizione, la Fnovi riformula le attività esclusive della professione. Punto di svolta: il decreto- parametri.

La formulazione approvata dall'Assemblea degli Ordini provinciali, riuniti a Roma lo scorso novembre, è frutto di una consultazione avviata allo scopo di approdare a una definizione univoca e riconosciuta di "atto medico veterinario". La definizione fa perno sul cosiddetto 'decreto parametri' (decreto 165/2016) recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi dei Medici veterinari. Il decreto 165/2016, assorbendo in un atto ufficiale della Repubblica italiana lo Studio indicativo dei compensi elaborato dalla Fnovi in seguito all'abolizione delle tariffe professionali, rappresenta un nomenclatore delle prestazioni del Medico Veterinario.

La definizione -  La formulazione adottata dal Consiglio Nazionale della Fnovi abbraccia tutti i settori d'esercizio professionale, ricadenti nell'abilitazione di Stato:
“Richiamate le prestazioni tipiche della professione del medico veterinario come elencate dal Ministero della Salute nel Decreto 19 luglio 2016, n. 165 , integrano l’atto medico veterinario:
• le attività, manuali ed intellettuali, compiute nel rispetto dei valori etici e deontologici, con l’obiettivo di mantenere e promuovere la salute e il benessere psicofisico degli animali:
• le attività di prevenzione delle malattie fisiche e psichiche degli animali e tutte le relative procedure diagnostiche, terapeutiche - curative, palliative ed eutanasiche - comprese le attività appartenenti alle medicine complementari e del comportamento nonchè quelle fisiche e riabilitative;
• le attività relative alla protezione dell’uomo e dell’ambiente dai rischi e dai danni derivanti da rischi e dai danni tutte le malattie degli animali e dal consumo di
prodotti di origine animale. Le prescrizioni, le certificazioni e le attività di consulenza medico-veterinarie degli atti sopradescritti;
• le attività finalizzate all'accertamento della salute, dell'igiene e del benessere degli animali  domestici, selvatici, sinantropi, da affezione, nonche della sicurezza e della sanità dei mangimi e delle produzioni zootecniche e alimentari e a dar luogo a provvedimenti ufficiali e/o al rilascio di certificazioni di sanità pubblica in materia di prevenzione collettiva;
• le attività elencate sono erogate dai medici veterinari iscritti all’Albo e responsabili di ogni atto eseguito direttamente o sotto la loro supervisione e/o prescrizione.

La definizione, si legge sull'ultimo numero del mensile ufficiale di Fnovi e Enpav, "è stata inoltrata al Ministero della salute per ogni valutazione".

Una prima definizione di 'atto medico veterinario' risale al 2008. Allo stesso anno risale il documento Veterinary Acts della Federazione dei Veterinari Europei (FVE).