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NOTA MINSAL

Bse, indicazioni sulla rimozione del materiale a rischio

Bse, indicazioni sulla rimozione del materiale a rischio
Il passaggio della Francia da "rischio trascurabile" a "rischio controllato" comporta l'attuazione di misure precauzionali speciali sui bovini provenienti dalla Francia. Ecco come devono comportarsi i servizi veterinari delle ASL per l'eliminazione del materiale specifico a rischio.

Si tratta di applicare quelle  misure - previste dal regolamento UE 999/2001 (modificato dai regolamenti UE 728/2015 e 1162/2015) e richiamate dal Ministero della Salute in una circolare diffusa a luglio 2015- che prevedono appunto l'esclusione dalla destinazione al consumo umano o animale di alcune parti dell'animale individuate sulla base dello stato di rischio sanitario per la BSE. Tale esclusione, in virtù del principio di precauzione, resterà vigente fino a quando l'OIE non riammetterà la Francia tra i Paesi con rischio sanitario per BSE trascurabile.

Il 1 aprile scorso, il Ministero della Salute (Direzioni Generali della Sanità Animale e della Sicurezza Alimentare) ha scritto ai Servizi Veterinari e alle associazioni di categoria: essendo opportuno considerare la Francia "Paese a rischio controllato" andrà di conseguenza prevista la rimozione del materiale specifico a rischio come da Regolamento 728/2015. In proposito la nota ministeriale specifica:
1) il cranio, ad esclusione della mandibola e compresi il cervello e gli occhi, il midollo spinale degli animali di età superiore ai 12 mesi
2) la colonna vertebrale, escluse le vertebre caudali, le apofisi spinose e i processi trasversi delle vertebre cervicali, toraciche e lombari e la cresta sacrale mediana e le ali del sacro, ma inclusi i gangli della radice dorsale dei bovini di età superiore ai 30 mesi
3) le tonsille, gli ultimi quattro metri dell'intestino tenue, il cieco e il mesentere dei bovini di qualunque età

La Francia era stata riconosciuta dall'OIE come Paese a rischio trascurabile nel 2015. La modifica di status è stata decisa in seguito ad un caso confermato di BSE classica in una bovina francese nata nel 2011 appartenente ad un allevamento di Givron (Dipartimento delle Ardenne). L'indagine delle autorità francesi ha consentito di individuare i soggetti della coorte alimetnare e di nascita, ma non ha ancora permesso di individuare le cause dell'origine dell'infezione.
Per le condizioni ancora non conclusive, riguardo alla possibile origine dell'infezione, il Ministero della Salute dispone il rintraccio e i trattamenti degli organi e tessuti e dei prodotti che li contengono (a scopo alimentare o per uso mangimistico) dei bovini provenienti dall'azienda francese focolaio di BSE,  come materiali di categoria 1.

Il cambiamento di status di rischio di BSE che ha interessato la Francia- conclude la nota ministeriale- "non ha alcuna ricaduta sul sistema di sorveglianza applicabile per i bovini nati in Francia e introdotti nel nostro territorio".

Il sito del Ceirsa mette a disposizione una infografica e un approfondimento sulle misure internazionali, europee e nazionali in corso. Il Ceirsa ricorda che -dagli oltre 37000 bovini colpiti da BSE nel Regno Unito nel 1997- si è arrivati ai 6 riscontrati nel 2015 in tutta Europa. In Italia gli ultimi casi di animali positivi risalgono al 2009.

pdfNOTA_DGSAN_E_DGSAF_DEL_MINISTERO_DELLA_SALUTE.pdf93.94 KB

pdfSTATUS_BSE_ASSEGNATO_DA_OIE_-_TABELLA_AGGIORNATA_AL_1_APRILE_2016.pdf22.55 KB

Foto: Infografica ceirsa.org