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VERSO IL WK22U

Studio VK22U, quattro punti sul tavolo della SOSE

Studio VK22U, quattro punti sul tavolo della SOSE
Le osservazioni inviate dai Medici Veterinari, in vista dell'evoluzione dello Studio VK22U, sono state presentate oggi alla SOSE. Il Fisco ha preso in considerazione quattro aspetti. Fra i punti da chiarire nel corso dell'odierno incontro con i funzionari romani, anche l'assoggettamento agli indici di coerenza.

La SOSE e l'Agenzia delle Entrate hanno sintetizzato in quattro punti le osservazioni inviate da ANMVI e FNOVI durante la consultazione promossa a maggio di quest'anno sullo Studio di Settore VK22U.
Le osservazioni dei Medici Veterinari- raccolte nei mesi scorsi- hanno riguardato la cluster analysis, ovvero la suddivisione- per categorie fiscali- dei contribuenti veterinari ai fini della presunzione del reddito. Un mese dopo, l'Agenzia delle Entrate sottoponeva nuovamente al parere della Categoria anche sui nuovi cluster individuati ai fini della validazione del nuovo Studio WK22U.

Le valutazioni dei funzionari delle Entrate sulle osservazioni dei Medici Veterinari sono state presentate oggi alla SOSE, nel corso di un incontro con i rappresentanti di tutti gli Studi in evoluzione, fra cui appunto lo Studio Veterinario, rinominato WK22U dal 2016.

I punti sollevati dai Medici Veterinari e presi in considerazione dalle Entrate sono stati così riassunti:

1. “nel cluster 2 il 71% dei soggetti risulta ricavare il 9% dei compensi dalla diagnostica per immagini. Per il cluster 3 il 39% dei soggetti ricava il 16% dei compensi dalla diagnostica per immagini”. Il riferimento al
possesso di uno “strumentario sofisticato” e particolarmente costoso, quale quello costituito da macchinari per “RMI e TAC”, suscita “grossa perplessità” nella categoria;
2. il titolo del cluster 5, “riferito ai laboratori d’analisi”, non fornisce una chiara informazione del fatto che nel gruppo omogeneo sono ricomprese sia attività di laboratorio svolte all’interno di strutture ambulatoriali che
attività laboratoriali esercitate in strutture a sé stanti che non dispongono di ambulatorio veterinario;
3. i “medici veterinari ippiatri”, ad eccezione di quanti “si dedicano all’allevamento dei cavalli destinati al consumo alimentare”, non si riconoscono nella descrizione di questo cluster nel quale si fa riferimento
agli “animali da reddito”. Tra i cavalli da equitazione infatti rientrano “due classi di equidi: 1) Equidi sportivi per attività agonistica, 2) Equidi sportivi per attività ludico ricreativa”.
4. “Nei clusters 2 e 3, inoltre, non è chiaro dove inserire la voce “vaccini””. Inoltre “per il cluster 8 il numero di vaccini, 723, non è indicativo, perché per questi settori si possono contare anche 50.000 vaccinazioni che
vengono eseguite a forfait”.

L'Agenzia delle Entrate riconosce "la sostanziale idoneità dello studio di settore a rappresentare le effettive modalità operative e l’ambiente economico nel quale operano i professionisti del settore". Tuttavia,  su tutti i quattro punti, sono stati avviati approfondimenti da parte dei funzionari delle Entrate. In particolare, si interverrà nella descrizione del rigo D03 (“Esami diagnostici per immagine (RX, ecografia, endoscopia, TAC, risonanza magnetica)”) del modello WK22U; anche la descrizione dei cluster n. 2, 3, 5 e 7 è stata ridefinita di conseguenza.
In relazione  al punto 2 la descrizione sintetica del cluster n. 5 “Laboratori veterinari di analisi” è stata modificata in: “Strutture veterinarie che dispongono di un laboratorio di analisi”, in modo tale che i soggetti individuati dal gruppo omogeneo, che svolgono prevalentemente visite ambulatoriali e “ottengono il 17% dei propri compensi da esami diagnostici”, abbiamo una più immediata percezione dei soggetti cui si riferisce il cluster stesso. In merito al punto 3, sono stati modificati sia la descrizione dei soggetti rientranti nel cluster n. 8 sia il relativo titolo che è diventato “Veterinari che si occupano di zootecnia (allevamenti e grandi animali
in genere) e/o di cavalli da equitazione”.
Per quanto riguarda il punto 4  la variabile relativa al numero dei vaccini somministrati nel corso dell’anno era già presente nel modello attualmente in vigore VK22U, nel quadro D –“Elementi
specifici dell’attività”, rigo D28, “Numero di vaccini somministrati”. Tale informazione continuerà ad essere richiesta anche nel nuovo modello WK22U  in quanto si ritiene che la stessa possa risultare utile ai fini
di una conoscenza più dettagliata delle modalità di svolgimento della professione.

Ulteriori dettagli delle valutazioni  saranno resi noti con il consueto report del rappresentante di Categoria Giuliano Lazzarini.  Intanto, il prototipo del modello WK22U è stato sottoposto alla Commissione degli Esperti, che oggi è stata chiamata ad esprimersi anche sull'assoggettamento agli indici di coerenza, giudicati penalizzanti dalle categorie, come quella veterinaria, che non beneficiano del regime premiale. Nemmeno i correttivi anticrisi si sono rivelati idonei ad assicurare la congruità della fotografia fiscale dello Studio di  Settore VK22U, specialmente in alcuni settori e in alcune aree economiche territoriali.