• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31331
INIZIATIVA SIVEMP

Asl rimborsi e paghi l'iscrizione all'Ordine dei Veterinari

Asl rimborsi e paghi l'iscrizione all'Ordine dei Veterinari
Predisposto un fac simile per chiedere che le quote versate all'Ordine provinciale negli ultimi dieci anni siano imputate all'Asl. L'iniziativa fa seguito ad una sentenza della Cassazione secondo la quale l'iscrizione all'Albo deve essere versata dalla PA, in quanto "funzionale allo svolgimento in via esclusiva dell'attività istituzionale".

Per l'avvio dell'iniziativa legale - conseguente alla pronuncia della Cassazione- il Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica ha predisposto una nota e un fac simile per chiedere l'imputazione all'Amministrazione/Azienda sanitaria di appartenenza delle quote di iscrizione all'Ordine provinciale relative agli ultimi dieci anni, 2006 compreso. La documentazione, pubblicata oggi dal Sindacato, è indirizzata a tutti i Segretari Regionali. I veterinari iscritti, secondo le istruzioni fornite, potranno utilizzare il fac simile e indirizzarlo al proprio Segretario aziendale; saranno poi i referenti sindacali territoriali a raccogliere in un plico unico regionale le istanze sottoscritte, per il conseguente inoltro ai nodi regionali e a quello centrale di Roma.

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 7776 del 16 aprile 2015) afferma che la spesa sostenuta dal dipendente per l'iscrizione all'Albo Professionale è una spesa che risponde all'esclusivo interesse del datore di lavoro. La pronuncia fa seguito ad un contenzioso sollevato da un Avvocato di Napoli, dipendente INPS. Il principio di diritto sancito con la sentenza del 16 aprile scorso, recita: "Il pagamento della tassa annuale di iscrizione all'elenco speciale annesso all'albo degli avvocati, per l'esercizio della professione forense nell'interesse esclusivo dell'Ente datore di lavoro, rientra tra i costi per lo svolgimento di detta attività, che in via normale, devono gravare sull'Ente stesso. Quindi se tale pagamento viene anticipato dall'avvocato-dipendente deve essere rimborsato dall'Ente medesimo".

Dando ragione all'Avvocato partenopeo, la Corte di Cassazione afferma che "l'iscrizione all'Albo è funzionale allo svolgimento di un'attività professionale svolta nell'ambito di una prestazione di lavoro dipendente, pertanto la relativa tassa rientra tra i costi per lo svolgimento di detta attività che dovrebbero in via normale, al di fuori dei casi in cui è permesso svolgere altre attività lavorative, gravare sull'Ente che beneficia in via esclusiva dei risultati di detta attività".

La sentenza ha suscitato clamore nell'ambito dei professionisti dipendenti, tanto che la Funzione Pubblica della Cgil ha diramato una nota che estende il principio della Cassazione a tutti i professionisti dipendenti da una Pubblica Amministrazione, circoscrivendone l'ambito di applicazione.

Secondo la nota esplicativa dei legali del SIVEMP, possono avanzare la richiesta di pagamento e rimborso della tassa di iscrizione all'Ordine provinciale dei Medici Veterinari, solo i dirigenti veterinari che abbiano svolto- nel decennio in questione- esclusivamente attività istituzionale, in regime di esclusività,  senza essere titolari di autorizzazione per lo svolgimento di attività libero professionale intramoenia e senza aver svolto alcuna altra e diversa attività professionale per la quale è necessaria l'iscrizione all'Ordine dei Medici Veterinari.

Ricorrendo queste condizioni, il fac simile chiede il rimborso delle tasse di iscrizione già versate nell'ultimo decennio (dall'anno 2006) più gli interessi previsti dalla legge. Inoltre, il sottoscrittore del fac-simile  chiede all'Amministrazione/Asl di provvedere al pagamento, sottoforma di rimborso, delle successive annualità.

pdfSENTENZA_CORTE_DI_CASSAZIONE_7776_2015.pdf1.47 MB