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TAX EXPENDITURES

Detrazioni veterinarie a rischio, ANMVI sollecita Zanetti

Detrazioni veterinarie a rischio, ANMVI sollecita Zanetti
Legare al reddito alcune detrazioni fiscali, anche quelle veterinarie. Secondo le anticipazioni del Sole 24 Ore sul tavolo del Governo è rispuntato il dossier delle tax-expenditures che dovranno essere eliminate per consentire il recupero di risorse finanziarie. ANMVI sollecita il Sottosegretario Enrico Zanetti.
Non volendo fare altri tagli alla spesa pubblica e non volendo aumentare le tasse- l'IVA fra queste- l'Esecutivo sta studiando come recuperare le risorse finanziarie compensative. Rispunta dunque il dossier  delle tax expenditures, che, come indicato nel Documento di economia e finanza (DEF 2015), dovranno contribuire a recuperare due miliardi e mezzo il prossimo anno. Risorse - come evidenzia il Sole 24 Ore -che saranno utili a sterilizzare le clausole di salvaguardia da oltre 16 miliardi, che altrimenti si tradurrebbero in un aumento generalizzato di Iva e accise da un lato, ma anche in un taglio lineare delle detrazioni stesse.

Detrazioni veterinarie- Per evitare tagli lineari delle detrazioni, l'Esecutivo ha messo al lavoro il nuovo commissario alla spending review, Yoram Gutgeld, e il consigliere economico di Palazzo Chigi Roberto Perotti, i quali starebbero appunto pensando di legare alcune voci al reddito: il meccanismo prevede di ridurre gli sconti di spesa, fino ad eliminarli,  oltre una certa soglia di ricchezza.
Anche proprietari di animali da compagnia potrebbero quindi vedersi riconoscere la detrazione per spese veterinarie in funzione del reddito complessivo:
-piena fino a 55mila euro
-decrescente linearmente tra 55mila e 75mila euro
-pari a zero oltre quota 75mila.

Criteri per eliminare le tax expenditures- In uno dei documenti allo studio- anticipato dal Sole 24 Ore- vengono individuate una cinquantina di voci da rivedere, tra le quali i principali sconti candidati progressivamente a scomparire all'aumento del reddito sarebbero appunto le detrazioni (attualmente al 19% per tutti), per le spese mediche, così come quelle sostenute per i contributi previdenziali per l'assistenza personale e familiare, cioè per i 'badanti'. La risoluzione con cui il Parlamento ha appena licenziato il Def chiede esplicitamente che l'intervento sulle tax expenditures sia rivolto a eliminare doppioni ed agevolazioni non giustificate dal punto di vista economico o sociale, salvaguardando però le voci più sensibili, e in particolare quelle per i redditi da lavoro dipendente, per i redditi di imprese minori e per quelli da pensione.

Enrico Zanetti e la Delega Fiscale- Una via per evitare lo scontro frontale in Parlamento potrebbe essere quella di sfruttare il treno della Delega fiscale, visto che i decreti attuativi hanno bisogno poi solo di un parere (non vincolante) delle commissioni competenti senza necessità del passaggio in Aula.  Una via percorsa dal Sottosegretario Enrico Zanetti, al quale ANMVI ha chiesto e sollecitato un incontro, anche per battere il chiodo dell'IVA che l'ultima Legge di Stabilità promette di aumentare se non si troveranno altrove le risorse. "Prendiamo le mosse dalla Delega Fiscale e dalle sue iniziative in materia di IVA- scrive a Zanetti il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi-  con particolare riguardo alla Sua Mozione 1/00331, grazie alla quale l'Esecutivo si è impegnato- fra l'altro- a una ricognizione "dei casi di esenzione ed esclusione che, già sulla base dell'attuale normativa comunitaria, potrebbero essere rimessi in discussione", così come "delle fattispecie relativamente alle quali risulta attualmente prevista l'applicazione delle aliquote ridotte del 4 per cento e del 10 per cento, ai fini di una valutazione di una possibile prima azione su base nazionale nella direzione di un sistema IVA più efficace".
Tra l'altro, la Delega Fiscale prevista dalla Legge 23 del marzo 2014  contiene anche disposizioni (art. 14) per lo sviluppo e la promozione del settore ippico. Si tratta di previsioni fortemente impattanti sul rilancio economico di un settore dal quale dipende la tutela del patrimonio equino nazionale. L'ANMVI si è quindi appellata alla sensibilità dimostrata in più occasioni da Zanetti  nei confronti delle professioni liberali con le quali ha già avviato un ciclo di incontri.

Timing- Il Governo si è dato tempo  fino all'autunno  per mettere a punto l'intervento di revisione delle detrazioni, approfittando della Delega intanto per dar corpo a quel 'tagliando annuale' di sconti e incentivi fiscali sempre indicato nel Def. "Nessuna decisione è stata presa" si assicura da più parti nell'esecutivo, mentre Palazzo Chigi fa sapere che il dossier circolato "è solo una ipotesi di lavoro, peraltro mai discussa" e non "un piano del governo che, sulle voci della spending review, farà le sue scelte soltanto in sede di legge di Stabilità".

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