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ABRUZZO

La Regione: cani non sottratti ai liberi professionisti

La Regione: cani non sottratti ai liberi professionisti
Abruzzo, Lazio e Molise hanno accolto la proposta di Life Arctos per l'introduzione dell'obbligo vaccinale nei cani utilizzati nell'attività venatoria. Lo riferisce la Direzione Parchi della Regione Abruzzo in una nota di chiarimenti sulla campagna di vaccinazione gratuita promossa dall'Ente parco Sirente-Velino.
Nei territori frequentati dall'orso bruno marsicano, i calendari venatori regionali hanno inserito la vaccinazione obbligatoria contro il cimurro per i cani da caccia, "con conseguenti vantaggi anche per l'attività dei medici veterinari liberi professionisti". Annabella Pace, Responsabile dell'Ufficio Conservazione della Natura della Regione Abruzzo ha diffuso una nota "per far conoscere le motivazioni alla base della campagna di vaccinazione  gratuita promossa dall'Ente parco naturale regionale Sirente-Velino e le modalità della sua attuazione".

L'Ordine dei Medici Veterinari di L'Aquila aveva mosso rilievi scritti e chiesto spiegazioni, che vengono ora fornite in una comunicazione estesa per conoscenza anche ad ANMVI. Una delle azioni attribuite alla Regione nell'ambito del progetto Life Arctos riguarda la gestione sanitaria del bestiame domestico. "Nel corso di questa azione- speiga Pace- si è determinata una emergenza riguardante la morte di diversi esemplari di lupo e di altre specie di fauna selvatica a causa del cimurro". Sono seguiti numerosi incontri, ai quali ha partecipato anche il Ministero della Salute, che hanno portato all'accoglimento della proposta dei medici veterinari epidemiologi della Regione, dell'IZS di Teramo e dell'ISPRA, riguardante l'avvio di una campagna di vaccinazione dei cani, soprattutto degli allevatori, e di una contestuale campagna di sensibilizzazione dei proprietari alla vaccinazione die cani e all'iscrizione all'anagrafe canina. La proposta- è scritto nella nota regionale- "fu accolta da tutti come rimedio da mettere in campo immediatamente per far fronte all'emergenza cimurro".

La campagna di vaccinazione è stata condotta da tre Regioni, Abruzzo, Molise, e Lazio in collaborazione con i Servizi Veterinari delle ASL sulla base di un piano di vaccinazione realizzato dalla sezione di Teramo dell'IZS. A fronte di un mancato riscontro dell'Ordine provinciale, nel 2013, scrive Pace, il Ministero della salute "ha raccomandato ai competenti Servizi Veterinari Regionali di sollecitare le Asl affinchè prestassero  la loro collaborazione. L'iniziativa- prosegue la nota- ha avuto anche il sostegno della Commissione Europea e della stampa.

L'ultima riunione, risalente al 30 ottobre scorso, è risultato che "la maggior parte dei cani oggetto della campagna di vaccinazione, ormai conclusa da parte della Regione in data 31 agosto 2014, non erano iscritti all'anagrafe canina, cioè si trattava di cani mai condotti a visita veterinaria e quindi non sottratti a prestazioni professionali da parte dei medici veterinari liberi professionisti. D'altra parte si ritiene- prosegue Annabella Pace- che la campagna di sensibilizzazione realizzata parallelamente a quella di vaccinazione abbia sortito effetti positivi, persuadendo molti proprietari a portare i propri cani dai medici veterinari liberi professionisti per effettuare la prima vaccinazione o i richiami proprio in virtù della maggiore responsabilizzazione indotta dall'emergenza del focolaio di cimurro".


Vaccinazioni, l'Ordine di L'Aquila convoca riunione urgente

pdfLA_NOTA_DELLA_DIREZIONE_REGIONALE_PARCHI.pdf704.95 KB