• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31385

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

MOZIONI APPROVATE

IVA si cambia: impegni per ridurre e armonizzare

IVA si cambia: impegni per ridurre e armonizzare
Votando otto mozioni sull'IVA, la Camera dei Deputati ha approvato, con il parere favorevole del Mef, la revisione delle poliltiche fiscali. Casero: impegni che vanno nella logica della Delega Fiscale". Armonizzare, ridurre, semplificare. I professionisti avranno voce in capitolo sulle decisioni da prendere con la UE.
Alla luce del Libro verde sul futuro dell'IVA adottato dalla Commissione europea, ieri la Camera dei Deputati ha approvato una serie di iniziative, fra cui l'armonizzazione del sistema europeo dell'imposta sul valore aggiunto, semplificare le attività contabili e contrastare l'evasione fiscale per recuperare gettito mancato per ridurre le aliquote.

Otto le mozioni votate e approvate- alcune con riformulazioni- alla presenza del Viceministro alle Finanze Luigi Casero, che ha dichiarato: "Le mozioni contengono una serie di impegni che vanno nella logica che sta seguendo il Governo per cercare di armonizzare in sede europea i vari sistemi d'imposta sul valore aggiunto". Impegni, ha aggiunto Casero, presenti anche nella Delega Fiscale, ormai approdata in terza lettura alla Camera per il varo finale. La mozione Zanetti, in particolare, è quella su cui il Governo, dando parere favorevole, si è maggiormente riconosciuto ed è quella che coinvolge i professionisti nel Forum comunitario che discuterà tutte le opzioni fiscali in campo.

Armonizzazione delle aliquote- Si chiede al Governo di adoperarsi in sede europea affinché si proceda ad un'opera di armonizzazione del sistema delle aliquote.  Casero ha dichiarato che "cio, si pone chiaramente nel contesto della volontà dello Stato italiano di cercare di armonizzarle per renderle più simili o uguali". Tutto ciò in quanto le differenziazioni tra le aliquote IVA esistenti tra gli Stati membri "comportano costi supplementari che ostacolano gli scambi all'interno degli Stati dell'Unione".

Riduzione delle aliquote- Il Governo si è impegnato a destinare il maggior gettito derivante dall'attività di contrasto alle frodi alla riduzione delle aliquote IVA. Anche  questo tema è inserito nei principi della delega fiscale, che sono quelli di destinare il maggior gettito che deriva dalla lotta all'evasione e all'elusione per la riduzione della pressione fiscale. L'intento - ha detto il Viceministro Casero-  riuscire ad avere maggiori risorse finanziarie dalla lotta all'evasione e all'elusione per poter ridurre la pressione fiscale. Sul punto, Casero è tornato più volte in Aula ribadendo che "come inserito nella delega fiscale, tutto ciò che viene recuperato da frode e da evasione fiscale serva per abbassare le aliquote di coloro che pagano già le tasse e che le pagano in modo corretto". Altra leva per la riduzione delle aliquote sarà la spending review.

Aliquota di vantaggio- Il il Governo si è reso dispobile ad estendere il regime di vantaggio a favore dei soggetti passivi di non elevato volume d'affari; si tratta del regime di vantaggio stabilito dalla decisione 2013/678/UE  (applicabile dal 1 gennaio 2014) per l'esenzione dall'IVA per i soggetti passivi il cui volumi d'affari non superi un certa soglia annuale anche alle imposte dirette e all'IRAP, attraverso la previsione di un'aliquota di vantaggio. La mozione Busin propone la soglia di 65mila euro già prevista dalla Decisione 2013/678, ma "si tratta - ha spiegato Casero di "un punto ancora in discussione in sede europea sui valori. Noi siamo d'accordo sul principio che bisogna estendere il regime di vantaggio: chiaramente, la definizione nei dettagli, che in questo momento può essere questa, che però, forse, verrà anche definita e cambiata, deve essere trattata in sede europea".

Una sola aliquota ordinaria- Il Governo si è impegnato  «a promuovere in sede europea un'armonizzazione del sistema delle aliquote al fine di renderlo più coerente ed equo, eventualmente convergendo verso un'unica aliquota ordinaria e riducendo le differenziazioni nazionali dei sistemi dell'IVA».

Nuovo modello di dichiarazione IVA- Sulla richiesta di adozione del modello di dichiarazione IVA standard, proposto dalla Commissione europea " lo Stato italiano appoggia totalmente questa volontà e sta partecipando attivamente all'elaborazione e alla definizione di questo modello, auspicando che velocemente venga introdotto all'interno dell'Unione europea".

Fatturazione elettronica e controlli- Tutte le operazioni contabili in materia di determinazione dell'imposta sul valore aggiunto andranno telematizzate. La richiesta del Parlamento va "nella linea che ci siamo dati di evoluzione delle azioni di politica fiscale. L'introduzione dell'agenda digitale all'interno delle problematiche fiscali "è un passaggio fondamentale per far fare un salto di qualità alle azioni di politica fiscale del nostro Paese-  ha detto il Vice ministro-  specialmente se si dovesse riuscire ad arrivare velocemente all'introduzione della fatturazione elettronica, quindi con uno scambio telematico delle fatture di acquisto e di vendita fra i vari componenti attivi e passivi e la registrazione delle stesse in un'unica unità centrale. Capite benissimo - ha aggiunto- quanto questo potrebbe favorire sia i sistemi di controllo, che i sistemi di semplificazione dei controlli stessi".

Regime IVA speciale
- "C'è la volontà del nostro Stato di andare su questa strada" - ha dichiarato Casero, quella cioè di istituitre un regime speciale a favore delle piccole imprese, finalizzato principalmente a ridurre gli oneri amministrativi risultanti dall'applicazione delle normali disposizioni in materia di IVA.

Iva di Cassa- Il rappresentante del Governo ha dichiarato "la necessità di definire in sede europea i temi relativi all'IVA di cassa, che ci trova particolarmente favorevoli, e nello stesso tempo dobbiamo comunque concordarli in sede europea". L'intento del Governo è di alzare i livelli dell'IVA di cassa e a tenere l'IVA come principio di un'imposta di competenza. L'IVA di cassa consente all'imprenditore o al lavoratore autonomo di posticipare il versamento dell'imposta sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi, dal momento di effettuazione dell'operazione a quello dell'incasso.

Rivalsa quando la PA è debitrice- Dovrà essere concordato in sede europea, ma è sempre più in discesa la strada della riscossione del tributo attraverso il metodo della rivalsa con scissione del pagamento, soprattutto nei casi in cui il debitore dell'imposta è un ente pubblico.

Di seguito le mozioni:
-Ruocco ed altri n. 1-00288
-Busin ed altri n. 1-00329
-Paglia ed altri n. 1-00330
-Zanetti ed altri n. 1-00331
-Causi ed altri n. 1-00332
-Dorina Bianchi e Bernardo 1-00333
-Buttiglione ed altri n. 1-00336
-Capezzone ed altri n. 1-00338