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RAPPORTO ANNUALE

Controlli OGM: etichette corrette, negli alimenti “tracce”

Controlli OGM: etichette corrette, negli alimenti “tracce”
Sul mercato italiano i prodotti alimentari "hanno rispettato i requisiti d'etichettatura  assicurando una corretta informazione al consumatore". La presenza di OGM negli alimenti in Italia è "a livello di tracce". I controlli alla frontiera "contribuiscono indubbiamente a mantenere tale risultato".
Sono le conclusioni del Rapporto 2012, curato dalla Direzione Generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione e pubblicato sul sito del Ministero della Salute: Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti.

Nel 2012, primo anno di programmazione del nuovo triennio, l'attività di controllo ufficiale per la ricerca di OGM nel settore degli alimenti ha confermato la costante e particolare attenzione che tutte le Regioni e Province autonome e tutti i soggetti interessati rivolgono alla tematica OGM. Solo in una Regione, il Molise, non sono stati svolti i controlli programmati.

Campionamenti - Sul numero totale di campioni analizzati (842) "non è stata rilevata alcuna non conformità relativa alle disposizioni di etichettatura per gli OGM autorizzati sul territorio". Gli unici tre campioni risultati non conformi in prima istanza hanno avuto un esito regolamentare alle analisi di revisione.
Anche la percentuale di positività degli eventi autorizzati e i relativi bassi valori riscontrati confermano da una parte la consapevolezza degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera, dall'approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, dall'altra l'efficacia dei controlli ufficiali messi in atto.

Informazioni dalle Regioni - Solo una Regione ha inviato, come richiesto dal Piano nazionale, informazioni sull'attività ispettiva effettuata presso le imprese alimentari. Sarebbe utile acquisire tale dato per permettere una completa rappresentazione dell'attività generale di controllo che viene condotta dalle Autorità sanitarie territoriali, compresi i controlli documentali e d'identità. Pertanto la Direzione ministeriale auspica che nel corso dei prossimi anni tutte le Regioni forniscano tali informazioni.

Controllo all'importazione- Una particolare attenzione va posta alle fasi di controllo all'importazione. Nel 2012 i campionamenti risultano essere stati 67, un numero superiore rispetto a quello dell'anno precedente, anche se non tutti gli uffici hanno svolto tali controlli. Ciò può dipendere anche dai flussi delle partite di matrici oggetto di controllo che variano tra i punti di ingresso designati. La percentuale maggiore di positività, circa il 33%, nonché il riscontro delle quattro non conformità, evidenziate nei campioni prelevati in questa fase confermano che l'importazione rimane un punto fondamentale nella catena dei controlli ufficiali. Infatti se in Italia, come noto, non si coltivano OGM, ciò avviene in alcuni Paesi terzi esportatori di prodotti vegetali. Pertanto, gli uffici di frontiera, prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari, devono continuare a contribuire sempre più attivamente alla realizzazione di quanto programmato nel Piano nazionale proprio in relazione al ruolo essenziale che rivestono nella catena dei controlli ufficiali.

Laboratori pubblici - Considerata la complessità del controllo analitico, l'attività diventa sempre più intensa, ai fini sia della validazione dei metodi, sia della relativa applicazione nell'ambito del controllo ufficiale. I laboratori sono pertanto chiamati a fornire un servizio altamente specializzato e a investire risorse sempre più consistenti al fine di adeguare il controllo analitico alla crescente complessità del mercato che richiede la ricerca di un numero di eventi GM, autorizzati e non, in continuo aumento. In tale contesto, il Ministero sottolinea ancora una volta la necessità di estendere l'attività analitica accreditata ad un numero maggiore di elementi di screening e di eventi GM autorizzati sul mercato comunitario, al fine di assicurare l'omogeneità dell'azione di controllo sul territorio nazionale. In considerazione della necessità di ricercare un numero crescente di eventi GM, è inoltre auspicabile una maggiore specializzazione dei laboratori, al fine di razionalizzare l'attività analitica sia per gli aspetti tecnici che economici.

CROGM- Nel 2012 inoltre è stato avviato il sistema di validazione da parte delle Regioni e P.A. attraverso l'accesso al database del CROGM. Sebbene tutte le Regioni e P.A. abbiano utilizzato tale sistema, la procedura va sicuramente migliorata per superare alcune inefficienze nella trasmissione dei dati per la quale non sempre vengono rispettati i tempi e i modi previsti. "Tale miglioramento può essere raggiunto anche con l'inserimento di informazioni puntuali e complete".

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