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CAVALLI E IPPIATRIA

La SIVE al convegno degli Imprenditori Ippici

La SIVE al convegno degli Imprenditori Ippici
Imprenditori Ippici a convegno. La Società dei Veterinari per Equini ha messo l'accento sul ruolo del Medico Veterinario nel rilancio d'immagine del comparto ippico. Antidoping e destino finale del cavallo temi ineludibili. Il comparto punta al raggiungimento graduale, in 5 anni, dell'indipendenza economica e gestionale dallo Stato.

Il presidente della SIVE Andrea Brignolo ha partecipato al convegno "Progetto Lega Ippica, criticità e proposte" che si è svolto a Milano il 4 Marzo, organizzato dagli Imprenditori Ippici Italiani (III). Per la SIVE è intervenuta anche Paola Gulden.

La Società dei Veterinari per Equini ha messo l'accento sul ruolo del Medico Veterinario nel rilancio d'immagine del comparto ippico, quale professionalità garante della salute e del benessere del cavallo. La SIVE ha messo l'accento su temi sempre attuali, come il distinguo fra doping e trattamento terapeutico, e di stringente attualità come il destino finale del cavallo fra Dpa e non Dpa. Brignolo e Gulden hanno sottolineato l'esigenza di rendere partecipi gli ippiatri, più che in passato, della riorganizzazione del comparto ippico, un settore di cui sostengono pubblicamente le rivendicazioni di urgente normalizzazione finanziaria.

La discussione ha potuto contare anche sulla presenza di rappresentanti di Anac e di Anact per gli allevatori, e di Aisa e Ascofarve.

Il convegno ha visto il contributo dell'ex Senatore Roberto Mura, il quale ha anche espresso la sua vicinanza al settore per la situazione di criticità e la sua disponibilità a farsi portatore delle istanze di III presso la politica.

"Una evidenza su tutte – riferisce un comunicato di III- è che in questo momento come mai prima d'ora è necessario avere una rappresentanza forte e coesa che si confronti con le istituzioni. Solo con una voce univoca e autorevole si potrà finalmente essere incisivi sul piano delle riforme necessarie al comparto affinchè "la nave non affondi".

Ippodromi e ippici dovranno lavorare insieme "senza che uno predomini sull'altro" e "l'obiettivo finale condiviso "dovrà essere il raggiungimento graduale, in 5 anni, dell'indipendenza economica e gestionale dallo Stato: l'ippica deve arrivare ad autofinanziarsi ed il passaggio deve essere graduale con un decrescere delle risorse statali in funzione di un progetto iniziale condiviso".

L'Associazione ritiene che  la proposta di legge per la creazione della Lega Ippica Italiana (inserita nel pacchetto delega fiscale senza concludere l'iter per lo scioglimento anticipato delle Camere) "sia quanto mai valida, e che da questa si possa ripartire con una nuova proposta ampliata e condivisa trasversalmente tra tutti gli attori del settore ippico".

"Oggi è lo stesso Mef- conclude il comunicato-  a chiedere di focalizzare gli sforzi su un progetto univoco poiché è forte la volontà di dare autonomia al settore. Il momento è propizio, vista la crisi in cui versa non solo l'ippica ma tutta l'economia di stato, per premere l'acceleratore delle riforme verso l'ottenimento della tanto agognata autonomia gestionale ed economica".