Sono più di 30 mila le firme raccolte dall'ANMVI per chiedere al Governo e al Parlamento di allentare la stretta fiscale sulla prevenzione veterinaria e sulla sanità animale. Oggi la Legge di stabilità è in Commissione Bilancio per gli emendamenti. Il Ministero della Salute faccia il primo passo. Comunicato stampa.
Entra oggi nel vivo l'iter parlamentare delle Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Questo pomeriggio la "Legge di stabilità 2013" inizia l'esame degli emendamenti, migliaia di proposte di modifica, per le quali il Sottosegretario alle Finanze Polillo si è detto favorevole a correttivi, ma in base ad "un'attenta verifica dei costi e dei benefici delle scelte proposte".
Con un comunicato stampa, l'ANMVI ha reso noto che la petizione contro lo sfruttamento fiscale degli animali da compagnia ha superato le 30.000 firme e che le adesioni continuano incessantemente.
La petizione- che raccoglie il consenso medici veterinari, proprietari, cittadini, parlamentari e organizzazioni del settore – chiede che le prestazioni di prevenzione veterinaria e di tutela della sanità vengano esentate dall'IVA e che l'IVA sulle prestazioni veterinarie venga ridotta da IVA ordinaria ad IVA agevolata come i medicinali. E sempre con riguardo alle misure ventilate con la Legge di Stabilità, la petizione chiede che venga mantenuta e innalzata la detraibilità delle spese veterinarie.
Le cure medico-veterinarie- pur rientrando a tutti gli effetti nella sanità pubblica- sono soggette ad Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e sono penalizzate con il taglio della detraibilità fiscale.
L'ANMVI si augura che il Parlamento si ricreda e non confonda la salute con i beni e i servizi di consumo. La presenza di animali da compagnia nelle case italiane interessa il 40% delle famiglie.
Da tempo, l'Associazione si attende che il Ministero della Salute faccia il primo passo e consideri la portata di sanità pubblica almeno delle prestazioni veterinarie che concorrono a tutelare la sanità umana. Tutti gli interventi obbligatori, di identificazione e di profilassi dovrebbero essere esenti: prevenire le malattie animali (es. zoonosi) vuol dire prevenire le malattie della persone.