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TROPPI EMENDAMENTI, 281 RINVIATA A SETTEMBRE

TROPPI EMENDAMENTI, 281 RINVIATA A SETTEMBRE
Gli emendamenti al testo unificato "Nuove norme in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell'incolumità pubblica" costringeranno la Commissione Affari Sociali ad un certosino lavoro di riesame del testo. Malgrado un ampio ciclo di audizioni e l'adozione di un testo base, il relatore, On Gianni Mancuso, propone il rinvio della riforma a settembre. Francesca Martini: il Governo ha bisogno di valutare attentamente gli emendamenti presentati.

Decine e decine gli emendamenti presentati ieri sul testo di riforma della Legge 281 "Nuove norme in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell'incolumità pubblica". Troppi per non rallentare i lavori della Commissione Affari Sociali dove è approdato un testo - già approvato dal Comitato ristretto come testo base e sul quale è stato svolto un ampio ciclo di audizioni - ma sul quale si è abbattuta una pioggia di emendamenti.

Troppi emendamenti, alcuni sostanziali (anche se in qualche caso "migliorativi del testo" come ha dichiarato il relatore On Gianni Mancuso) per non richiedere alla Commissione stessa e al Governo un congruo tempo di valutazione. Ma in numero tale da incidere sui tempi dell'iter legislativo che si auspicava breve.

"Evidentemente, il testo ampio ed equilibrato che il Comitato ristretto ha saputo elaborare - ha osservato l'On Rodolfo Viola- non ha impedito la presentazione di numerose proposte emendative".

"Nonostante l'ampio e costruttivo lavoro svolto in sede di Comitato ristretto- ha osservato Mancuso- sono stati presentati numerosi emendamenti" e pertanto la proposta del relatore è stata di " rinviare l'esame degli emendamenti alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, per consentire ai colleghi, al Governo e allo stesso relatore di approfondirne il contenuto".

Proposta accolta dal Sottosegretario Francesca Martini che ha dichiarato di " concordare con la proposta di rinvio formulata dal relatore, dal momento che anche il Governo, in uno spirito di piena collaborazione con la Commissione, ha bisogno di tempo per valutare attentamente gli emendamenti presentati".
Per Andrea Sarubbi (PD) "le numerose proposte emendative riferite al testo elaborato, attraverso lunghe e approfondite discussioni, dal Comitato ristretto nascono dalla volontà di sovraccaricare il testo di contenuti". La sua proposta è stata quindi di "accogliere esclusivamente gli emendamenti pertinenti all'oggetto proprio del provvedimento", per una proficua prosecuzione dell'iter.

Laura Molteni (LNP) ha invece concordato con la proposta di rinvio, ritenendo "opportuno sottoporre il testo adottato come testo base alla valutazione delle regioni e degli enti locali, in considerazione delle significative ricadute che esso è destinato ad avere sul sistema delle autonomie".

Lucio Barani (PdL) preannuncia che "anche in considerazione dell'ampiezza e della complessità del provvedimento in esame e delle numerose proposte emendative presentate, il suo gruppo, al fine di accelerarne l'iter, ne proporrà, al termine dell'esame in sede referente, il trasferimento alla sede legislativa". Al riguardo, il Presidente di Commissione, Giuseppe Palumbo, ha precisato che "i profili di compatibilità con le competenze delle regioni e degli enti locali potranno essere valutati, al termine dell'esame degli emendamenti, dalla I Commissione e dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali, in sede consultiva".

Per l'ANMVI che, a marzo, in audizione aveva messo l'accento sull'urgenza della riforma, il testo elaborato dal Comitato ristretto rappresenta una buona base di lavoro, sulla quale l'Associazione aveva suggerito una sola proposta emendativa-poi presentata dall'On Mancuso- relativa al rilascio del pet passport da parte di liberi professionisti; un emendamento che nasce da esigenze e problematiche che si sono affacciate in queste settimane, con i viaggi oltreconfine di numerosi proprietari di cani e gatti.

C'è da temere, che le obiezioni delle Regioni e le proposte emendative pubblicate ieri al sito ufficiale della Camera, costringano ad una riscrittura sostanziale del testo e ad una inversione di marcia nell'iter legislativo.