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MANCUSO A SCOPELLITI: FONDERE POLI UNIVERSITARI

MANCUSO A SCOPELLITI: FONDERE POLI UNIVERSITARI
I dati smentiscono che in Calabria ci sia un forte fabbisogno di medici veterinari. Anche l'On Gianni Mancuso critica l'iniziativa del Presidente della Regione, Scopelliti, che alcune settimane fa aveva suscitato il plauso del Rettore di Catanzaro per avere perorato la causa del corso di laurea in medicina veterinaria. Per il Miur, l'Ateneo calabrese non può immatricolare nuovi studenti. "Le ASL della Calabria, inoltre,è inutile celarlo, presentano gli organici quasi al completo e la Regione registra la presenza di ulteriori 210 veterinari convenzionati. Questi dati smentiscono un forte fabbisogno calabrese di medici veterinari". L'On Gianni Mancuso ha duramente criticato l'uscita del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti che nelle scorse settimane aveva annunciato iniziative a favore del corso di laurea in medicina veterinaria di Catanzaro, che, per decisione del Ministero dell'Università, non può immatricolare nuovi studenti.

"La facoltà di medicina veterinaria calabrese rischia di essere un boomerang per la Regione"- commenta Mancuso facendo notare a Scopelliti come " le ASL della Lombardia, Regione con una popolazione di circa 9,5 milioni di abitanti e una complessità agroindustriale caratteristica, presentano organici svuotati da un forte turn over e solo 50 convenzionati".

"Le Università italiane - conclude Mancuso- incoronano ogni anno troppi neo laureati perché tutti possano trovare adeguata collocazione lavorativa. Occorre un intervento razionale, che porti a fondere poli universitari geograficamente relativamente vicini, come Pisa e Sassari, Bologna e Parma, Udine e Padova.
Qualcuno potrà storcere il naso, in nome di miopi logiche territoriali, ma è in ballo il benessere dell'intera categoria veterinaria".

L'interessamento del Presidente Scopelliti presso il Ministro Gelmini ha invece suscitato la "gratitudine" del Rettore dell'Universita' Magna Graecia di Catanzaro, Francesco Saverio Costanzo, che si dice "convinto dell'importanza strategica di avere in Calabria e a Catanzaro, oltre all'unica Facolta' di Medicina e Chrirugia anche l'unico corso di laurea Medicina Veterinaria, legato indissolubilmente alla vocazione zoo-tecnica del territorio regionale".

Di parere opposto ANMVI e FNOVI. La prima, parte in causa di un ricorso legale contro l'apertura del corso di laurea calabrese, ritiene "molto meglio per il settore agroalimentare della regione che i giovani interessati a diventare Medico Veterinario vadano a formarsi presso Università accreditate tornando poi sul territorio con una formazione professionale veramente necessaria e determinante per l'economia della regione"; la seconda ha ricordato a Scopelliti di essersi attivata per chiedere l'annullamento degli atti riguardanti l'interateneo di Catanzaro, denunciato le carenze strutturali e la mancanza di docenti e invitato il Governatore alla lettura dell'ultimo Rapporto FNOVI Nomisma sull'occupazione dei giovani laureati in veterinaria.