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CURE D'EMERGENZA: RICERCARE LE SOLUZIONI

CURE D'EMERGENZA: RICERCARE LE SOLUZIONI
E' necessario promuovere un dibattito all'interno della professione veterinaria che favorisca una ricerca di soluzioni possibili e condivise da presentare alla collettività. Dal Presidente dell'Ordine dei Veterinari di Padova, la proposta di avviare un tavolo di lavoro per la problematica relativa all'assistenza veterinaria "urgente" dei cani e dei gatti non di proprietà. ANMVI Veneto è destinataria dell'odierna proposta del Presidente dell'Ordine dei Veterinari di Padova, Lamberto Barzon, di avviare un tavolo di lavoro per la problematica relativa all'assistenza veterinaria "urgente" dei cani e dei gatti non di proprietà. La nota, firmata dal presidente Lamberto Barzon in risposta ad una sollecitazione di un gruppo di iscritti, affronta l'esigenza di "promuovere un dibattito all'interno della professione veterinaria che favorisca una ricerca di soluzioni possibili e condivise da presentare alla collettività".

Il Presidente dell'Ordine padovano si rivolge alla FNOVI, alla Federazione regionale, ai Presidenti degli Ordini provinciali e ai Servizi Veterinari regionali e presso le Asl venete. Il Consiglio dell'Ordine dei Medici Veterinari di Padova chiede "ai Colleghi in indirizzo, di attivarsi, nei rispettivi ruoli, per promuovere il dibattito e il confronto testé suggerito, attraverso l'apertura di un tavolo di lavoro a riguardo".

Il Presidente Barzon si richiama ad un episodio occorso qualche giorno addietro in una clinica veterinaria padovana, a conferma di una situazione complessa e problematica che determina- scrive Barzon- da parte del cittadino che non è adeguatamente informato, la richiesta pressante di assistenza ai "pronto soccorso" delle strutture veterinarie private e/o ai medici veterinari liberi professionisti, per lo meno a quelli che lasciano un recapito telefonico per le urgenze". La medesima richiesta, viene spesso presentata anche per i cani incidentati, anche a seguito delle nuove norme del Codice della Strada. In tutti i casi è chiaro, precisa il Presidente di Padova che questo servizio non può essere fornito gratuitamente dai Colleghi liberi professionisti.

Si evidenzia, è scritto, "una serie di problemi che coinvolgono in vario modo la componente pubblica e privata della nostra professione, anche per quanto riguarda il rapporto con il mondo animalista, che va sicuramente migliorato". Nel contempo - aggiunge la nota- " la nostra professione deve avviare un confronto con la Politica, la quale accanto a nuove leggi, caratterizzate da una maggiore attenzione verso gli animali e il loro benessere, deve necessariamente organizzare e/o finanziare servizi capaci di dare risposte adeguate alle richieste che queste nuove norme producono".

 

Allegati
pdf LETTERA DEL PRESIDENTE DELL'ORDINE DI PADOVA.pdf