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IL TRAFFICO DI CUCCIOLI DA OGGI E' REATO

IL TRAFFICO DI CUCCIOLI DA OGGI E' REATO
La Camera ha definitivamente ratificato la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia. Il Disegno di Legge attuativo introduce il reato di traffico e di introduzione illecita di animali da compagnia e inasprisce le sanzioni penali per i reati in danno agli animali. Non un solo voto contrario in Aula. La Camera ha definitivamente ratificato la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia. Il provvedimento che proveniva dal Senato, ha ottenuto 489 voti a favore, 13 astensioni e nessun voto contrario ed era atteso dal 23 anni. La Convenzione Ue sui diritti degli animali da compagnia era stata infatti promulgata il 13 novembre del 1987. L'Italia, insieme ai Paesi Bassi, non aveva ancora adempiuto all'obbligo comunitario.

Ma la vera enfasi sul provvedimento varato oggi da Montecitorio è sull'introduzione di una nuova fattispecie di reato che colpisce il traffico illecito di animali da compagnia e la loro introduzione illecita. "Abbiamo avuto decine e decine di sequestri di animali importati illegalmente negli ultimi anni - ricorda il Sottosegretario Francesca Martini - senza avere armi adeguate per contrastare il fenomeno". Migliaia di cuccioli trasportati con gravi sofferenze, soprattutto dall'Est europeo - rivenduti a caro prezzo in Italia, in condizioni sanitarie drammatiche, privi di identificazione e di documentazione sanitaria".

Aumentate anche le sanzioni previste nel Codice penale per i reati di uccisione e maltrattamento di tutti gli animali. La previsione della reclusione passa "da tre a diciotto mesi" a "da quattro mesi a due anni" nel caso dell'uccisione, da "tre mesi a un anno" a "da tre a diciotto mesi, la previsione della multa passa invece "da 3000 a 15000 euro" a "da 5.000 a 30.000 euro ".

"E' una tappa fondamentale di una battaglia di civiltà, che giunge in un momento particolarmente opportuno"- ha commentato il Ministro degli Esteri Franco Frattini. "Le tristi statistiche di cui disponiamo - osserva - indicano che in coincidenza con le ultime settimane dell'anno il traffico illecito di cuccioli assume dimensioni maggiori. Sanando una lacuna che per anni ha destato la sensibilità dell' opinione pubblica".

"Ora - conclude Frattini - continueremo a lavorare sia sul piano nazionale con il costante e prezioso contributo delle associazioni italiane, sia sul piano internazionale sensibilizzando i Governi amici dei Paesi maggiormente coinvolti nel fenomeno della tratta di cuccioli, affinché le norme contenute nella Convenzione trovino piena attuazione".