Confermando che la causa della colorazione è la presenza di pseudomonas fluorescens, il Ministro ha spiegato che "la ditta non aveva informato le autorità sanitarie in quanto questo batterio non è considerato patogeno per l'uomo e che solo a seguito dell'attivazione del sistema di allerta in data 9 giugno 2010 da parte dell'Italia la ditta ha proceduto a ulteriori accertamenti e alle misure correttive sotto la vigilanza delle autorità tedesche.
Fazio ha anche ricordato che l'Italia "è il primo Paese per numero di notifiche riguardo al sistema di allerta rapido, però bisogna anche dire che, a livello comunitario, vengono disciplinati in maniera puntuale sia obblighi di alto controllo ricadenti sull'operatore del settore alimentare sia i controlli ufficiali. Quindi, l'Italia non può effettuare controlli d'iniziativa esclusivamente nazionale con effetto discriminatorio su prodotti di origine comunitaria, può invece effettuare controlli supplementari per la verifica del rispetto dei criteri di sicurezza".
"Poiché abbiamo una posizione più avanzata- ha concluso il Ministro- , l'Italia sta sostenendo a livello comunitario un'armonizzazione maggiore in materia di controlli. Infine, comunico che, nell'ambito dei lavori comunitari, è in discussione un nuovo regolamento concernente l'etichettatura degli alimenti, e in questo contesto l'Italia è fortemente impegnata nel sostenere l'obbligo di riportare in etichetta l'indicazione dell'origine e della provenienza dei prodotti alimentari".