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CONFPROFESSIONI AL MINISTERO DELLA SALUTE

CONFPROFESSIONI AL MINISTERO DELLA SALUTE
Incontro al Ministero della Salute questa mattina per l'Area Sanità e Salute di Confprofessioni. Al Direttore Generale delle Professioni Sanitarie, Giovanni Leonardi, i professionisti della sanità privata hanno portato le loro priorità. ANMVI, ANDI, FIMMG e PLP aprono un dialogo costante con Lungo Tevere Ripa. Confprofessioni Sanità ha incontrato questa mattina il Direttore Generale delle Professioni Sanitarie, Giovanni Leonardi. Si è trattato del primo incontro dopo la ricostituzione del Ministero della Salute, nel quale i professionisti della sanità privata riconoscono "il proprio Dicastero di riferimento e un imprescindibile interlocutore nel Governo".

L'Area Sanità e Salute di Confprofessioni è coordinata da Carlo Scotti  (ANMVI)e riunisce medici di famiglia (FIMMG), odontoiatri (ANDI), medici veterinari  e psicologi (PLP) che esercitano nella sanità privata.

Nel documento depositato questa mattina da Scotti insieme a Roberto Callioni (ANDI) e Giacomo Milillo (FIMMG) si parla di riforma degli Ordini e delle professioni sanitarie, di Sanità integrata Pubblico-Privato, di Lotta agli sprechi, di ECM e di Federalismo.

Riforma delle professioni sanitarie
L'Area Sanità e Salute di Confprofessioni sostiene la posizione della Confederazione a favore di un istinguo fra le esigenze di riforma dell'istituto ordinistico (struttura e funzioni) e quelle di riforma delle attività professionali (modalità d'esercizio, risvolti economico-organizzativi, ecc.).
I liberi professionisti della sanità apprezzano la scelta del Governo di procedere a tavoli di lavoro omogenei, per comparti professionali, e ritiene il Ministero della Salute destinatario rivilegiato delle specifiche esigenze dei professionisti della sanità privata (es. assetti societari con apporto di capitale, incentivi e agevolazioni allo svolgimento della libera professione medica). Si chiede innanzitutto una netta discontinuità con le logiche della concorrenza (cfr. Legge Bersani) e una netta distinzione dalle regole proprie dell'attività di impresa.

ECM- educazione continua in medicina
I liberi professionisti sono obbligati a conseguire i crediti del programma di Educazione Continua in medicina, sostenendo oneri economici per i quali tardano ad arrivare forme di recupero fiscale. I liberi professionisti sanitari di Confprofessioni  non ritengono pertanto sostenibile un principio di obbligatorietà "a titolo oneroso". Respingono nel contempo ogni previsione sanzionatoria.


Sanità integrata, lotta agli sprechi e qualità

Aderendo al Libro Verde (quindi Libro Bianco) promosso dal Ministero del Welfare nel corso di questa Legislatura, Confprofessioni ha condiviso i presupposti per lo sviluppo di una sanità integrata fra Pubblico (SSN) e Privato (liberi professionisti/convenzionati), in grado di andare incontro alla crescente domanda di prevenzione di una utenza sanitaria sempre più consapevole ma
investita dalla crisi economica.
A fronte di un contesto che induce alla contrazione della spesa pubblica per esigenze di risparmio, l'Area Sanità e Salute di Confprofessioni rimarca l'esigenza di una consistente politica di contrasto degli sprechi che si annidano all'interno del SSN e che potrebbero essere governati da un sistema sanitario integrato che si avvale della rete sanitaria privata presente sul territorio, con minori investimenti e una migliore qualità delle prestazioni erogate.

Federalismo

Dopo l'incompiuta riforma del Titolo V della nostra Costituzione, è con crescente preoccupazione che l'Area Sanità e Salute di Confprofessioni guarda alle future politiche federaliste. In ambito sanitario la parcellizzazione delle politiche di salute richiede un robusto indirizzo centrale e un attento controllo sulle realtà regionali affinché tali indirizzi non vengano disattesi o modificati. Per questo l'Area Sanità e Salute di Confprofessioni ritiene indispensabile che le Conferenze (Stato -
Regioni - Province Autonome) si aprano alla concertazione con le rappresentanze di categoria.