In proposito è intervenuto il Ministero della Salute, con una nota di precisazioni del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria inviata il 12 gennaio scorso agli Assessorati regionali alla Sanità e all'Agricoltura. La nota considera "evidente la necessità che le indicazioni in etichetta debbano risultare leggibili" e aggiunge che "i competenti servizi delle ASL, ai quali dovessero rivolgersi i consumatori che rilevano difficoltà nella lettura del termine di consumo di un prodotto alimentare, possono segnalare tale difficoltà ai competenti servizi del Dipartimento di Prevenzione della propria ASL che, a seguito di riscontro dell'irregolarità, potrà darne comunicazione alla ASL competente sullo stabilimento di produzione per la prescrizione ai produttori di un'azione correttiva e se del caso per l'applicazione dell'eventuale sanzione amministrativa".
La nota ministeriale, inviata anche al Ministero delle Attività produttive, chiede a quest'ultimo di "di voler valutare l'esigenza di fornire istruzioni alle imprese alimentari riguardo alla necessità di indicare sui prodotti il termine di consumo in caratteri di dimensione che ne consentano una facile lettura". Il Consiglio Europeo sta già valutando interventi regolamentari sui criteri di leggibilità tra i quali compare la dimensione minima dei caratteri.
Osserva il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria che, nella nozione di leggibilità, rientrano, "oltre alla dimensione del carattere e il contrasto anche altri criteri quali il tipo di testo, il formato, il layout, la qualità di stampa, lo spazio bianco intorno al testo". Questo "permetterà ai consumatori una più immediata individuazione di tutte quelle informazioni necessarie per consentire una scelta informata".
La "shelf life", ovvero il termine di conservazione dei prodotti, dipende da valutazioni scientifiche dei tempi di mantenimento dei tempi di mantenimento delle caratteristiche microbiologiche, chimiche, fisiche e organolettiche (Reg 852/2004). La data riportata sull'etichetta, quale termine di consumo, deve tenere conto della shelf life ed è di competenza del Ministero delle Attività produttive ( Dlvo 181/2003).