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UNA SVOLTA EPOCALE PER I VETERINARI

UNA SVOLTA EPOCALE PER I VETERINARI
Il Corso di formazione per i proprietari di cani presentato oggi dalla Fnovi al Ministero della Salute è "una svolta epocale che mette il veterinario al centro del sistema". Carlo Scotti (Anmvi): così si dà valore alla categoria. Maria Chiara Catalani (Sisca): riconosciuta la competenza del veterinario comportamentalista.

Il Corso di formazione per i proprietari di cani presentato oggi dalla Fnovi al Ministero della Salute è "una svolta epocale che mette il veterinario al centro del sistema". L'ha dichiarato Carlo Scotti, intervenuto questa mattina per l'Anmvi alla conferenza stampa in Lungo Tevere Ripa.

"E' una svolta - ha aggiunto Scotti -che finalmente mostra al pubblico il ruolo sociale del medico veterinario come educatore e come professionista in grado di concorrere alla tutela dell'incolumità pubblica attraverso la costruzione di un rapporto culturalmente corretto con il cane. Il veterinario da oggi non è più solo colui che cura l'animale ma colui che sa come aiutare il proprietario nella scelta di adozione di un cane e nella sua gestione quotidiana, dentro e fuori le mura domestiche. Oggi- conclude Scotti- vediamo compiersi un percorso di affermazione professionale iniziato nel 2003 con la prima raccolta di firme dei veterinari italiani contro le liste nere delle razze canine. Cominciò allora una battaglia destinata a durare anni, ma che i veterinari possono dire di aver vinto".

Anche il Presidente della Fnovi Gaetano Penocchio ha dichiarato: "Siamo finalmente passati da una politica fatta di liste di proscrizione ad una politica che si fonda sull'educazione".

Soddisfatta Maria Chiara Catalani, presente alla conferenza stampa in rappresentanza di Sisca: "il medico veterinario comportamentalista si è affermato oggi in modo inequivocabile, prima grazie al suo riconoscimento negli atti legislativi e ora con il suo coinvolgimento pratico. Il corso formativo realizzato dalla Fnovi rimanda in maniera inequivocabile alle competenze proprie della medicina comportamentale. Per questo importante obiettivo - aggiunge Catalani- le sigle della medicina veterinaria comportamentale italiana, le varie scuole di pensiero, l'università e la bioetica sono state compatte nel perseguire un obiettivo di civiltà culturale: il corretto rapporto con il cane".