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CANILI, ANMVI: FINISCA L’ERA DELLE GARE AL RIBASSO

CANILI, ANMVI: FINISCA L’ERA DELLE GARE AL RIBASSO
Con la nuova ordinanza sui canili, nelle gare d'appalto, i Comuni dovranno affiancare alle considerazioni economiche, valutazioni di carattere sanitario, introducendo nel rendiconto economico voci legate allo stato di salute degli animali. Anmvi: canili lager anche per colpa del deprezzamento della veterinaria. Per l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani la presenza di un veterinario libero professionista come responsabile sanitario è una svolta nella gestione dei canili. L' Ordinanza sui canili entrata in vigore il 7 settembre, inserisce infatti fra i requisiti vincolanti delle strutture l'assistenza veterinaria e il coinvolgimento dei liberi professionisti.

Altrettanto importante, secondo l'Anmvi, è che con la nuova ordinanza, nelle gare d'appalto, i Comuni dovranno affiancare alle considerazioni economiche, valutazioni di carattere sanitario a garanzia del benessere degli animali, introducendo nel rendiconto economico voci legate allo stato di salute degli animali.

A questo proposito, l'Associazione condivide la dichiarazione del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini contro le gare al ribasso:"Basta assegnare gare d'appalto come se riguardassero tubi d'acciaio, mattoni o tombini anziché esseri senzienti" ha dichiarato il Sottosegretario al Corsera.

Quella delle gare al ribasso è una cura sbagliata per le casse della sanità pubblica, perché non guardando alla qualità e all'efficacia degli interventi, perpetua gli sprechi. Il deprezzamento e la sottotariffazione della prestazione veterinaria ha coinciso, con la svalutazione dei requisiti minimi di buona prassi veterinaria e con la conseguente diffusione dei canili lager.

Solo un adeguato investimento gestionale - conclude l'Anmvi- consente il risanamento dei canili, evita la proliferazione incontrollata della popolazione animale (sterilizzazione) e favorisce le adozioni. Gli aspiranti proprietari adottivi devono poter ricevere animali sani, perfettamente in regola con le norme sull'identificazione e sterilizzati per prevenire la riproduzione incontrollata.

Da tempo l'Associazione, la prima in Italia a parlare di "livelli essenziali di assistenza veterinaria", chiede che le prestazioni di base per il controllo della popolazione animale, dall'identificazione alla sterilizzazione, siano messe in atto con il coinvolgimento dei veterinari privati in regime di convenzione. L'Ordinanza appena entrata in vigore va in questa direzione e introduce nel corpus normativo nazionale il principio virtuoso dell'integrazione della veterinaria privata col sistema della sanità pubblica.