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RANDAGISMO, LEAVET RISPOSTA AL TAGLIO FONDI

RANDAGISMO, LEAVET RISPOSTA AL TAGLIO FONDI
Per l'ANMVI la limitata dotazione stabilita dalla Finanziaria 2009 per la prevenzione veterinaria conferma la necessità di ricorrere ad una soluzione di sanità integrata, pubblico-privato, per far fronte al randagismo. LAV e Enpav chiedono di tornare almeno alle cifre del 2008. La Finanziaria del 2009 riduce i fondi per la lotta al randagismo di quasi cinque milioni nei prossimi tre anni. Il taglio per il 2009 e' di 1.126.000 (si passa da 4.945.000 a 3.819.000), di 1.486.00 per il 2010 (da 4.901.000 a 3.415.000), mentre per il 2011 sono previsti 2.611.000: in totale 4.873.000 in meno rispetto al triennio della manovra 2008.

Commenta Carlo Scotti dell'ANMVI: "I fondi per il randagismo non sono mai stati sufficienti e spesso sono stati mal gestiti. Oggi però siamo di fronte ad una volontà politica diversa e si è iniziato a guardare al randagismo in maniera più attanta in molte amministrazioni regionali e comunali. Poiché le risorse del Servizio Sanitario Nazionale non sono destinate a crescere, è necessario voltare pagina ed affrontare la prevenzione veterinaria in termini virtuosi, puntando ad una sinergia pubblico-privato come quella che l'ANMVI propone con il progetto Leavet.
Con l'aiuto delle strutture veterinarie private, già presenti sul territorio nazionale e pronte a mettersi al servizio della sanità animale, il randagismo potrebbe davvero diventare un fenomeno a termine, da affrontare in maniera sistematica e pianificata, senza costi strutturali. Oggi la professione veterinaria registra invece interventi disorganizzati e improvvisati, specie da parte dei Comuni che, per gli interventi di controllo della popolazione animale e per l'assistenza veterinaria, lanciano bandi di gara al miglior offerente spesso senza una programmazione pluriennale e scarsa attenzione alla qualità della prestazione chirurgica".

Contro il taglio dei fondi si sono schierati i presidenti delle associazioni animaliste, Gianluca Felicetti della Lav (Lega antivivisezione), Carla Rocchi dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) e Laura Rossi della Lega nazionale per la difesa del cane. Questi, pur apprezzando gli ''interventi del nuovo governo a tutela degli animali da compagnia'', si dicono, all'interno di ''un quadro d'emergenza, preoccupati per la riduzione dei fondi''. La Lav, l'Enpa, e la Lega per la difesa del cane chiedono, pertanto, a Martini di farsi ''interprete presso il Governo'' per ''ripristinare almeno le dotazioni della legge Finanziaria 2008''.