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PANDEMIA AVIARIA, MINSAL: RISCHIO ASSENTE

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Lo studio reso noto nei giorni scorsi su una mutazione nei ceppi dei virus aviari H5N1 circolanti in Europa ed in Africa, comunque arrivati in queste aree geografiche con gli uccelli migratori dall'Asia, ''non cambia, in alcun modo, l'attuale livello di allerta e che il rischio di una pandemia influenzale, resta assente''. Lo afferma in una nota il ministero della salute. Anche l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sede del Centro di referenza nazionale per l'Influenza Aviaria, ha precisato che il rischio di contagio per l'uomo non e' aumentato e che quindi qualsiasi allarmismo e' del tutto ingiustificato. Benche' lo studio fornisca nuove conoscenze sui meccanismi di azione del virus influenzale H5N1, non si evidenziano, infatti, novita' tali da giustificare un aumento del rischio per l'uomo. Il Ministero ricorda inoltre che il nostro Paese ha organizzato “un importante piano di sorveglianza e risposta per una pandemia influenzale, che offre alla popolazione un elevato livello di garanzia nei confronti di tale rischio e una rete permanente di adeguati controlli sugli uccelli in allevamento o allo stato selvatico. E cio' in un quadro di vigilanza costante a livello europeo confermata anche nell ultimo Consiglio dei Ministri dell UE svoltosi la settimana scorsa''. Da sottolineare, infine, ricorda il ministero della salute - che ''quest anno in Italia non si e' ancora verificato alcun caso di infezione su animali da parte del virus H5N1. Si ribadisce che un virus aviario del tipo H5N1 non e' stato mai riscontrato in forma adattata all’ uomo e per questo non esiste attualmente un rischio pandemico di diffusione uomo-uomo da parte di un fantomatico 'terzo' virus risultante da una combinazione tra virus umani ed aviari''. Sul fronte delle misure di contrasto contro l’influenza aviaria a bassa patogenicità si registra una nuova Decisione della Commissione Europea che stabilisce alcune misure da applicare in Italia in caso di vaccinazione d'emergenza in alcune aziende avicole particolarmente a rischio di introduzione dei virus dell'influenza aviaria. Tali misure comprendono determinate restrizioni riguardanti la movimentazione e la spedizione di pollame, uova da cova di pollame, pulcini di un giorno e alcuni prodotti derivati dal pollame.