Le strutture veterinarie non hanno bisogno di attivare la complessa procedura di registrazione via internet presso il NSIS del Ministero, ma devono semplicemente indicare al fornitore la partita IVA per le strutture private e il codice identificativo dell’ASL per le strutture pubbliche. La precisazione torna utile, a fronte di segnalazioni da parte di medici veterinari le cui forniture sono state bloccate da alcune ditte in questi giorni. ll Ministero della Salute ha infatti semplificato le procedure per le strutture veterinarie pubbliche e private che hanno necessità di acquistare farmaci umani per uso improprio consentito, compresi i medicinali ad uso ospedaliero, anche direttamente da grossisti. Analogamente, i grossisti che distribuiscono farmaci umani a strutture veterinarie utilizzeranno per la comunicazione alla banca dati NSIS i codici identificativi dell’ASL per le strutture veterinarie pubbliche e la partita IVA per le strutture veterinarie private con tipo destinatario “altro – codice Z” . Il Ministero comunica di aver già informato in tal senso anche i grossisti. Il Ministero precisa inoltre che il codice NSIS introdotto dal DM 15 luglio 2004 non è applicabile né ai medicinali veterinari né ai biocidi. I titolari di strutture veterinarie sono invitati pertanto a NON eseguire la procedura di registrazione NSIS nel sito web del Ministero. Quanto si espone è rinvenibile al sito del Ministero della Salute alle pagine web dedicate alla tracciabilità ed in particolare alle faq.