"Basta con la raccolta delle firme per spingere una riforma delle professioni di iniziativa popolare. Abbandoniamo la logica della contrapposizione . Questa legge non può prescindere dalla condivisione. Anche da parte dell’opposizione”. Sono parole di Pierluigi Mantini, pronunciate al congresso degli ingegneri e riportate oggi dal quotidiano Italia Oggi. Mantini, relatore di maggioranza della riforma degli ordini e delle professioni in Parlamento, ha anche annunciato un nuovo testo base. Ma intanto i lavori, che avrebbero dovuto riprendere ieri in Commissione, sono stati rinviati. Il nuovo testo si propone come un superamento del Ddl Mastella che tanto ha scontentato gli Ordini riuniti sotto il CUP di Raffaele Sirica. La campagna di raccolta delle firme per il disegno di Legge di Iniziativa Popolare “Riforma dell'ordinamento delle professioni intellettuali” proposto dal Comitato Unitario delle Professioni è stata presentata a Roma lo scorso mese di giugno. La proposta del CUP, a cui aderisce la FNOVI, tende a mantenere l'attuale configurazione degli ordini professionali che, però, vengono chiamati ad assolvere nuovi ed importanti compiti che si fondano sul principio di sussidiarietà: gli ordini chiedono che siano rispettate le peculiarità di ciascuna professione intellettuale, facendo una netta distinzione tra attività professionale e quella dell'impresa, e che vengano vagliati i minimi tariffari inderogabili almeno per le procedure ad evidenza pubblica e per le prestazioni riservate. Mantini ha assicurato che i parlamentari di maggioranza respingono “con fermezza ogni ideologia atta a considerare le professioni come lobby, nemici, o parassiti”. E’ proprio per superare le “visioni estremiste” che Mantini ha invitato gli ordini ad abbandonare la linea della raccolta firme.