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ECM 2008, AGLI ORDINI COMPITI DI GARANZIA

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“Una zuppa allestita con tutti gli ingredienti disponibili”. Non piace nemmeno alla FNOVI il nuovo assetto che la Conferenza Stato Regioni ha dato al sistema ECM. Le nuove regole, entreranno a regime nel 2008, dopo un periodo di rodaggio da inizio anno fino a giugno. Per la prima volta viene disciplinata la funzione degli Ordini professionali. E’ confermata la loro presenza nella Commissione Nazionale ECM e quali enti pubblici previsti dall’ordinamento giuridico, hanno “compiti di garanzia e tutela verso i cittadini delle attività dei professionisti coinvolti nell’ECM”. Gli Ordini “sono soggetti del tutto legittimati ad esercitare una propria funzione di responsabilità a garanzia dei professionisti e delle attività da questi svolte verso i cittadini”. Con particolare riferimento ai liberi professionisti, al fine di certificare l’avvenuto conseguimento dei crediti da parte degli iscritti, gli Ordini provinciali valuteranno il Dossier formativo, un documento di programmazione individuale dell’aggiornamento accreditato ECM simile ad un “portfolio”. Inoltre, gli Ordini possono rivestire anche la funzione di produttori di formazione continua “limitatamente agli aggiornamenti su etica, deontologia e legislazione“. Gli Ordini non registrano i crediti ( la registrazione in anagrafe-ECM è un compito assegnato al provider) ma certificheranno i crediti formativi. Tale funzione è conclusiva e si basa sulla verifica del Dossier formativo ( ovvero che sia stato elaborato tenendo conto del numero di crediti acquisibili, della suddivisione per tipologie di aggiornamento, degli obiettivi formativi, ecc.) e sull’accesso alle anagrafi dei crediti: “gli Ordini territorialmente competenti si avvalgono del sistema delle anagrafi ( anagrafi dei crediti sia regionali che nazionale ndr) nel loro complesso per l’esercizio della loro funzione certificativa“. Se il Dossier è conforme agli indirizzi di aggiornamento ecm e i crediti sono correttamente presenti nelle anagrafi, l’assolvimento dell’obbligo di aggiornamento viene certificato. L’Ordine potrà rilasciare su richiesta dell’iscritto un atto scritto. Nulla di concreto in fatto di incentivi e sanzioni. Il testo dell’Intesa recita chiaramente che “Questi aspetti del sistema, correlati alla previsione di un obbligo legislativo sono al momento largamente indefiniti“. Il principio è che i professionisti debbano aggiornarsi in base a motivazioni professionali e non perché spinti da ragioni economiche, di carriera o per la presenza di sanzioni e incentivi. La Commissione promuoverà comunque un confronto con i soggetti interessati al fine di definire proposte in ordine a un sistema di incentivi e sanzioni “per sviluppare l’impegno dei professionisti in ordine ai processi formativi ecm”. Secondo Via del Tritone, " la burocrazia si spreca così come la sovrapposizione di apparati, comitati e sottocomitati, consulte, osservatori, ecc. in numero e composizione tali da perdere la testa. La conclusione dell'analisi della FNOVI è che "di fronte ad un assetto organizzativo e gestionale così complesso vi è la quasi certezza che non funzionerà nulla".