• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

ANTITRUST, ISTRUTTORIA NEI CONFRONTI DELLA FISE

Immagine
Il 19 luglio scorso l’Autorità Garante per la Concorrenza ha avviato un'istruttoria nei confronti della Federazione Italiana Sport Equestri per accertare l’esistenza di violazioni delle regole europee sulla concorrenza. Il tutto nasce dalla segnalazione di Federitalia (Federazione italiana per l’assistenza, sport e tempo libero) che “ha evidenziato che la FISE ha posto in essere comportamenti finalizzati ad estromettere dal mercato interessato le associazioni concorrenti che non facciano parte o non abbiano ancora aderito alla federazione stessa, impedendo pertanto ad altre organizzazioni di sviluppare, seppure a livello amatoriale e senza obiettivi olimpici, iniziative promozionali a costi sensibilmente ridotti”.
Per l’Antitrust, la FISE “appare detenere una posizione dominante nell’ambito del mercato rilevante dell'organizzazione delle manifestazioni ippiche ed equestri e, più in generale, su tutte le attività economiche di natura ludica, sociale o riabilitativa connesse all’utilizzo dei cavalli”. Il mercato rilevante per il procedimento avviato è riferibile all'organizzazione degli eventi e delle manifestazioni equestri, nonché alle altre attività di natura ludica, sociale o riabilitativa connesse all’utilizzo di cavalli (come, ad esempio, l’ ippoterapia), la cui organizzazione e svolgimento si traduce nella creazione di un prodotto suscettibile di sfruttamento economico. Lo statuto impedisce ai propri affiliati e tesserati, pena l’applicazione di sanzioni disciplinari e la successiva esclusione dalla federazione stessa, di aderire “ad altra associazione od ente nazionale che svolga attività ludica o sportiva nel campo degli sport equestri”. Tale previsione regolamentare, esclude di fatto dal mercato interessato gli operatori concorrenti, incidendo anche sulla posizione soggettiva dei singoli associati. Questi ultimi, in particolare, in base ad un vincolo di esclusiva che non trova alcuna ragionevole giustificazione, si trovano di fatto obbligati a dover necessariamente scegliere fra l’adesione alla FISE e quella ad altre associazioni del settore ippico.
La FISE, inoltre, appare aver abusato della sua posizione dominante non consentendo ai propri affiliati e tesserati di aderire “ad altra associazione od ente nazionale che svolga attività ludica o sportiva nel campo degli sport equestri” . Andrà quindi verificato se le condotte in esame possano configurare un’intesa restrittiva della concorrenza e/o un abuso di posizione dominante, ai sensi degli articoli 81 e/o 82 del Trattato CE. La FISE potrà dare la sua versione dei fatti facendo richiesta di audizione al Garante. Il procedimento deve concludersi entro il 31 maggio 2008.