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UE: NON SI LIBERALIZZA LA SALUTE

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Il Parlamento Europeo conferma per la seconda volta la volontà di escludere i servizi sanitari e farmaceutici dalla Direttiva europea sulla liberalizzazione dei servizi. La decisione dell'Assemblea plenaria a Strasburgo, con 574 voti contro 54, ribadisce ancora una volta la ferma convinzione, da parte delle Istituzioni dell'Unione europea, che i servizi medico-sanitari costituiscono un pilastro fondamentale del modello sociale europeo e non possono perciò essere trattati come qualunque altro servizio nel mercato interno. Secondo Federfarma, con questo voto il Parlamento europeo ha chiaramente segnalato che non desidera riaprire il dibattito sulla liberalizzazione dei servizi sanitari e che il tentativo di modificare questo assunto è fallito. Anche la Corte di Giustizia Europea, in vista della sentenza finale sulla procedura di infrazione portata avanti contro l'Italia, non potrà non tenere conto della volontà del Parlamento Europeo in materia sanitaria. La risoluzione adottata dagli eurodeputati il 23 maggio ha analizzato l'impatto e le conseguenze dell'esclusione dei servizi sanitari dalla direttiva sui servizi nel mercato interno.