Il Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali del Corpo Forestale dello Stato ha presentato i dati delle principali operazioni realizzate tra il 2005 e il 2007.
Nel periodo che va da giugno 2005 a maggio 2007, l’attività svolta dalla struttura investigativa del Corpo forestale dello Stato, ora denominata N.I.R.D.A., ha portato a circa 40 notizie di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria competente e alla denuncia di ben 120 persone. Sequestrati oltre 5.000 animali e 345 strutture utilizzate per compiere i vari illeciti nel settore, per un valore complessivo non inferiore ai 5 milioni di euro. In particolare, sono stati posti sotto sequestro 2.448 cani, 802 gatti, 383 animali protetti dalla Convenzione Internazionale di Washington (CITES), tra cui 350 pappagalli, 11 tigri, 4 coccodrilli e 2 leoni, 61 animali non tutelati dalla CITES, tra cui 15 cavalli, 15 ovini, 3 struzzi e 2 cammelli ed infine 1.650 esemplari di fauna ed avifauna selvatica. Tra le strutture sequestrate circa 75 costruzioni, fra esercizi commerciali, abitazioni private e canili abusivi, oltre a 265 gabbie e box dove venivano rinchiusi gli animali oggetto di maltrattamenti.
Più di 5.000 i documenti sequestrati, tra cui 897 passaporti di cani e gatti e oltre 4.000 gli atti amministrativi messi al vaglio degli investigatori. All’incontro ha partecipato Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato, Vincenzo Pasquini, Direttore della Divisione di Polizia Ambientale e Forestale del CfS e Maria Rosaria Esposito, responsabile del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) del CfS. Nel corso della conferenza stampa erano presenti anche alcuni degli animali salvati e sequestrati dal personale del Corpo forestale dello Stato, durante diverse operazioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto degli illeciti commessi nel settore.