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BVA: BUIATRI IN CRISI, ANIMALI A RISCHIO

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Il calo del numero di veterinari preparati a lavorare con gli animali da reddito nelle zone rurali potrebbe compromettere la sorveglianza epidemiologica e la biosicurezza. Freda Scott Park, Presidente della British Veterinary Association ha rivolto in tal senso un preoccupato appello ai Colleghi del Galles aderenti all’ associazione, durante un incontro svoltosi alla presenza del nuovo capo della veterinaria del Galles, Christianne Glossop. Freda Scott Park, parlando di “circolo vizioso”, ha denunciato che nelle aree rurali del Galles e in parte della Scozia, gli allevatori non fanno quasi ricorso alle cure veterinarie; la sistematica riduzione di reddito ha così convinto i veterinari a concentrarsi sugli animali da compagnia. Nel suo appello, diffuso oggi dal Western Mail, Freda Scott Park aggiunge che in alcune parti del paese gli ovini non venivano più considerati meritevoli di trattamento veterinario: “abbiamo un ruolo enorme da giocare nelle zone rurali – ha detto- dove il benessere animale sta per essere compromesso. I veterinari nelle aziende sono l’unica risposta, ma da medici veterinari dobbiamo saper dimostrare quello che valiamo alla produzione che spesso non riesce a permettersi i costi delle nostre prestazioni”. La preoccupazione della Scott-Park riguarda principalmente il settore degli ovini: “il Regno Unito ha una delle principali industrie collegate all’allevamento degli ovini, eppure impiega solo l’1% della popolazione". Gli allevatori vengono costretti a scegliere se spendere per i loro animali o la loro famiglia, aggiunge Scott-Park – e se molti di loro non hanno soldi e non chiamano il veterinario la professione si fa difficile. Al top del calo da parte dei veterinari ad occuparsi di animali da reddito c’è anche la tendenza degli studenti universitari a non affrontare cinque anni di studio per formarsi in questo settore, con il risultato che la pratica professionale vede sempre più alzarsi l’età media dei professionisti. Ma anche la Sanità pubblica è in crisi, Secondo la Presidente della BVA la veterinaria di stato non vedrà assunzioni per almeno dieci anni, pertanto non si dovrà continuare a sottovalutare il ruolo dei veterinari pratici “che sono in prima linea nel controllo delle malattie e nella sicurezza degli alimenti”. In questo senso il nuovo Animal Welfare Bill varato dal Parlamento di Londra per intensificare le norme sul benessere animale “ è una boccata d’aria fresca”.