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AVIARIA, OLANDESI: NON VACCINIAMO

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Da giovedì l’Olanda è autorizzata dall’Unione Europea ad avviare la campagna di vaccinazione contro l’influenza aviaria nei confronti di circa 3 milioni di volatili da cortile e 5 milioni di polli allevati all'aperto. Ma secondo alcuni gruppi industriali olandesi molti allevatori non hanno avviato la profilassi per il timore di effetti negativi sulle esportazioni: la Germania, ovvero il principale importatore del pollame olandese, rifiuta l’acquisto di carni e uova derivate da animali vaccinati. I consumatori tedeschi temono infatti che vi siano rischi sanitari derivanti dal consumo di queste produzioni e la distribuzione ( negozi e supermercati) non si azzarda a metterli in vendita. La Germania è tra i paesi più colpiti dal virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità. E’ di ieri la notizia che ai mondiali di calcio non saranno messi in vendita prodotti di pollame e derivati. L’unione dei produttori avicoli olandese conferma: sono molto pochi gli allevamenti dove si è iniziato a vaccinare, gli allevatori sono disposti a vaccinare ma non ora. Il loro presidente, Christian Borren, ha dichiarato che si procederà alla vaccinazione di massa solo dopo aver avuto la certezza che i consumatori tedeschi sono disposti a mangiare le uova olandesi. Il Ministero dell’Agricoltura non dispone di cifre ufficiali sugli allevatori che non hanno aderito al piano di vaccinazione preventiva volontaria e si è detto preoccupato alla luce dell’epidemia scoppiata nel 2003 che causò l’abbattimento di 30 milioni di polli. Gli allevatori devono pagare i vaccini e i costi logistici della campagna vaccinale, mentre il Governo sostiene i costi di monitoraggio sui capi vaccinati. La decisione di non importare pollame vaccinato dall’Olanda è già stata ufficialmente assunta dal Giappone, uno dei principali mercati dei produttori olandesi che temono che altri Paesi UE possano regolarsi allo stesso modo. L’Olanda è il secondo esportatore di carni e prodotti avicole d’Europa, secondo solo alla Francia ( fonte: Reuters).