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CONTROLLI BANCARI PIU' SEVERI

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Dopo la Finanziaria 2005 il Fisco può rettificare le dichiarazioni dei redditi rese dai contribuenti professionisti in base ai dati ed agli elementi acquisiti con le indagini bancarie. Si tratta di una presunzione di legge prevista, in tema di imposte dirette, dall'articolo 32, comma 1, n. 2 del Dpr 600/73 sino ad ora limitata ai ricavi delle imprese ed ora ampliata anche ai professionisti. I versamenti ed i prelevamenti bancari sono quindi posti a base delle rettifiche e degli accertamenti , essendo considerati, in forza di presunzione, quali componenti positive occultate. Il contribuente per dimostrare l'estraneità dell'operazione dal suo reddito dovrà fornire idonea prova che la stessa è stata considerata nella sua contabilità o che ne è totalmente estranea essendo una operazione occasionale o personale che nulla ha a vedere con la propria attività. La mancata giustificazione dell'operazione bancaria contestata determinerà invece la ripresa a tassazione delle somme considerate. Le modifiche apportate dalla Finanziaria 2005 tengono conto anche dell'ampliamento dei poteri riconosciuti all'amministrazione in tema di indagini bancarie, non limitando l'operatività della presunzione alle sole operazioni annotate nei conti ma estendendola a qualsiasi dato ed elemento accertabile: una operazione fuori conto, un bonifico effettuato pe cassa o un assegno cambiato allo sportello sarà sufficiente a costituire una presunzione di versamento e sarà il contribuente ad avere a carico l'onere della prova. (fonte: Il Sole 24 Ore)