• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31970
cerca ... cerca ...

ANAGRAFE EQUINA, AISA: PASSI AVANTI

Immagine
Quanto emerso dal congresso dei veterinari FISE lunedì scorso, suscita il plauso di tutte le forze in campo. L’ipotesi di avviare un tavolo di settore per affrontare tutti i problemi del settore ippiatrico, anagrafe equina in primis, fa registrare unanime consenso. Per AISA, l’Associazione delle Industrie della Salute Animale, l'anagrafe è "un elemento di civiltà". “Mi pare che si siano fatti importanti passi avanti” – ha sottolineato Giulio Paolo Predieri, Responsabile del Gruppo ‘Cavallo Sportivo’ in seno ad Aisa, - “sulla strada di una rapida costruzione di un’anagrafe equina”. Predieri sottolinea l’importante azione svolta dalla Regione Lombardia e dal Dr. Alberto Palma dei Servizi Veterinari Regionali: “è evidente che nel nostro Paese la stragrande maggioranza dei cavalli non finisce nella catena alimentare; è pertanto auspicabile che, partendo da questo dato di fatto, l’Autorità permetta al medico veterinario di poter trattare il cavallo con ricetta semplice e, soprattutto, con farmaci privi di MRL”. La proposta prevede infatti una chiara distinzione, da concretizzarsi per mezzo di un “passaporto equino”, tra cavallo inteso come animale da reddito, e cavallo inteso come animale da compagnia. “Quest’ultimo –sottolinea Predieri- è a tutti gli effetti da assimilarsi a un cane o a un gatto, e pertanto deve poter contare su di un arsenale terapeutico completo, a fronte delle specifiche patologie della specie, ma senza gli onerosissimi studi di deplezione residuale che al momento bloccano lo sviluppo di nuove molecole e limitano fortemente la disponibilità dei farmaci”. Ieri il Presidente della SIVE Sandro Barbacini aveva sottolineato il rischio che i medici veterinari non dispongano di adeguati strumenti di cura per il cavallo atleta e aveva ipotizzato di cominciare dall’anagrafe dell’UNIRE: il 30% dei dati è già registrato e sarebbe inopportuno non tenerne conto.