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PITBULL: NON SI LASCIANO DAL VETERINARIO

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Quanto riportato ieri dal Corriere della Sera preoccupa i medici veterinari: non è alle "strutture veterinarie", così genericamente indicate, che si può consegnare l'indesiderato pit bull, ma, come scritto nell'ordinanza ": I detentori che non intendono mantenere il possesso dell'animale nel rispetto delle disposizioni di cui alla presente ordinanza debbono interessare le autorità veterinarie competenti nel territorio al fine di ricercare idonee soluzioni di affidamento del proprio cane". Una richiesta di rettifica è stata inoltrata al quotidiano milanese dall’Ordine dei Veterinari di Milano e dall’ANMVI che in un comunicato stampa ha chiesto maggior precisione a tutti gli organi di informazione nel dare ai proprietari indicazioni corrette su quanto stabilito dal Ministro Sirchia a proposito della possibilità di rinunciare alla detenzione di un animale potenzialmente pericoloso. Come per gli aracnidi pericolosi, anche per i cani si profila infatti il rischio di abbandoni e di inopinata rinuncia al possesso dell'animale. “Tutti i proprietari di cani che abbiano manifestato episodi di aggressività o che ritengono di riconoscere nel proprio cane la tipologia prevista dall'ordinanza – scrive l’ANMVI- si rivolgano piuttosto al medico veterinario per un parere competente in materia di comportamento animale. Le scienze comportamentali applicate e le più moderne cognizioni in materia di zooantropologia possono suggerire ai proprietari di qualunque razza canina come impostare responsabilmente il loro rapporto con l'animale e con la società”.