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LOMBARDI: MARONI RASSICURA LE CASSE

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“L’incontro con Maroni è stato molto positivo, perché il Ministro ha ribadito l’autonomia normativa e gestionale delle Casse professionali e la piena collaborazione ad accogliere le richieste dell’ADEPP”. Alessandro Lombardi, Presidente ENPAV e componente del Consiglio Direttivo dell’ADEPP, è soddisfatto dell’incontro di ieri fra il Ministro del Welfare e i vertici degli Enti di previdenza privati. L’incontro si è concluso con l’impegno a presentare al Ministro Maroni tutte le richieste delle Casse entro il 15 settembre. Il Governo intende infatti approvare la legge delega sulle pensioni entro questo mese per poi presentarla al Parlamento. Nessun pericolo dunque per l’autonomia degli enti previdenziali privati e piena collaborazione del Ministero ad allungarne il periodo di equilibrio. In base alla relazione del Nucleo di valutazione sulla spesa previdenziale, Maroni aveva avvertito che tra il 2010 e il 2020 si creeranno forti disavanzi tra entrate e uscite per gran parte degli enti, e che nel decennio successivo ci sarà un'erosione totale del patrimonio con uno squilibrio tra entrate e uscite, che coinvolgerà un drastico ridimensionamento delle prestazioni e un progressivo aumento dei contributi. Ma le Casse sono pronte con le loro proposte. “ Il Ministro – prosegue Lombardi- ha valutato favorevolmente la richiesta delle Casse di eliminare la doppia tassazione e di inserire nella legge delega sulle pensioni l’innalzamento dell’attuale contributo integrativo, fino ad una percentuale massima che ciascun Ente potrà autonomamente fissare.” In più, le Casse chiedono la possibilità di variare, a discrezione del singolo professionista, il contributo soggettivo, che oggi è al 10%, Il singolo contribuente potrebbe così essere innalzato in base all’andamento reddituale ai fini di migliorare la rendita pensionistica. Il contributo sarà sempre deducibile, in quanto rientra nell’obbligo contributivo previdenziale. Molto si gioca anche sul fronte del Ministero della Giustizia, dove si lavora alla riforma delle professioni intellettuali. Lombardi infatti spiega che “la riforma degli Albi dovrà mantenere non solo l’obbligo di iscrizione alle Casse per le professioni già regolamentate, ma anche per le cosiddette lauree brevi, in base al DPR 328/2001. Abbiamo chiesto che venga estesa l’area di iscrivibilità alle casse nei confronti di quelle professioni affini che oggi non hanno un ordine professionale né un loro ente previdenziale specifico”, cosa non facile perché significa sottrarre contribuenti all’INPS”. E il contributivo per i veterinari? “Così com’è non va bene- dice Lombardi- la legge 335/95 consente la sostenibilità nel lungo periodo delle pensioni, ma ne riduce l’entità”. Ieri pomeriggio, concluso l’incontro con Maroni, le Casse si sono riunite per iniziare la stesura del documento che il Ministero ha chiesto per il 15 settembre.