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ALLEVAMENTI SEQUESTRATI A RAGUSA

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Le notizie che con continua cadenza leggiamo sui giornali delle azioni di repressione effettuate dai NAS dimostrano l’efficacia di una organizzazione dislocata sul territorio e che finalizza le proprie attività in tale direzione. La collaborazione che negli ultimi anni i servizi veterinari hanno avuto dai NAS ha dato dei risultati soddisfacenti in termini di prevenzione di frodi alimentari, ma considerato, che non può durare all’infinito, è necessario che la sanità pubblica veterinaria promuova quel cambiamento in termini organizzativi che la riporta vicino ai luoghi di produzione e trasformazione dei prodotti di origine animale. Infatti, viene trascurata la parte della comunicazione e dell’educazione sanitaria perno portante del sistema sanitario nazionale moderno. La piaga degli allevamenti clandestini ,anche se di piccole dimensioni è un elemento strisciante perché di difficile controllo e di difficile monitoraggio. L’avvio del mercato unico europeo e l’allargamento dei confini commerciali ha imposto la riforma del sistema di controllo e monitoraggio degli alimenti pronti in tavola ma nel contempo non ha tenuto conto della informazione e della formazione degli addetti al sistema di filiera che sconoscendo l’importanza dei controlli nella costruzione della qualità dei prodotti alimentari spesse volte si inventano attività fai da te che tanto danno recano al consumatore e alla credibilità di un sistema giovane che necessita di correttivi gestionali e di formazione degli operatori, sia nella fase della produzione che in quella di controllo. L’avvio della figura del veterinario aziendale rappresenterà un primo passo verso il cambiamento. Quanto successo a Ragusa rappresenta una delle tante constatazioni di infrazioni che vengono accertate quotidianamente e che però non arrivano agli onori della cronaca. Sono nel contempo il segnale dato da un sistema che nonostante mille difficoltà riesce a dare risposte concrete al bisogno di sicurezza alimentare . Giuseppe Licitra, Direttore Area Dipartimentale di Sanità Pubblica Veterinaria, Presidente AIVEMP