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SPERIMENTAZIONE, ANMVI: OK TESI EUROPEA

Sulla sperimentazione animale l’ANMVI ha una posizione “europea”: via via che si mettono a punto test alternativi deve essere fatto obbligo di ricorrervi, lavorando nel frattempo per arrivare ad una graduale dismissione dell'animale a fini sperimentali e di ricerca; tuttavia, laddove non esistano metodi di ricerca e di sperimentazione alternativi di comprovata efficacia, la sperimentazione animale potrà difficilmente essere universalmente e istantaneamente abbandonata. L’argomento, ed in particolare l’utilizzo degli animali d’affezione per la sperimentazione, sono oggetto di un convegno organizzato per oggi dall’On Schmidt (FI) alla Camera dei Deputati. Schmidt è firmatario di una proposta di legge (Misure contro la sperimentazione degli animali d'affezione) finalizzata a vietare “ su tutto il territorio nazionale l'allevamento, il commercio e l'utilizzazione di animali d'affezione destinati a fini sperimentali, di ricerca e ad ogni altro fine scientifico”. Al convegno sarà presente il Presidente di ANMVI LAZIO, Marzio Gargiulo: L'ANMVI –spiega il Collega- condanna i casi di utilizzo dell'animale, e dell'animale d'affezione in particolare, laddove esistano comprovati sistemi alternativi di sperimentazione e non vengano utilizzati, o laddove non vi sia la comprovata efficacia di un dato metodo di sperimentazione sull'animale. Più in generale, è favorevole ad interventi normativi che regolamentando la sperimentazione animale arrivino a colpire illegalità diffuse che si intrecciano con questo problema, come ad esempio il commercio illegale di animali, un vero e proprio traffico di esemplari di cui oggi non esiste tracciabilità, nè controllo”.