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L’ SPS ELIMINA BARRIERE VETERINARIE

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La ratifica dell’accordo SPS ( Sanitary and phitosanitary agreement) contribuisce ad eliminare molte barriere sanitarie e/o veterinarie frapposte dagli Stati Uniti alla circolazione dei prodotti di origine animale in ambito mondiale.Con il via libera delle autorità americane sarà più facile l’accesso su mercati extra-europei (dove i salumi italiani non sono presenti in maniera sufficiente, rispetto a mercati invece stabili come quello italiano e quello europeo), le cui autorità sanitarie prendono a riferimento le decisioni assunte a Washington. Si sono così ad esempio già liberalizzate le esportazioni di salumi in Giappone. Gli USA hanno richiesto agli stabilimenti italiani abilitati all’export e alle autorità di controllo di adeguare standard e procedure a quelli introdotti in USA, anticipando l’evoluzione della normativa UE. La comparazione diretta del nostro sistema di ispezione sanitarie con quello adottato negli USA ha permesso di focalizzare gli adeguamenti da apportarvi per garantire l’equivalenza ai fini dell’esportazione. Il mantenimento dell’attività di esportazione impone lo sforzo di tutta la filiera delle produzioni suine. Le regole vigenti a livello internazionale per la difesa del reddito degli allevatori consentono l’import di prodotti suini solo da paesi in grado di garantire un ineccepibile status veterinario, che può cioè escludere la presenza di malattie animali dal proprio territori. Spesso basta l’insorgere di una sola malattia animale che non assume interesse ai fini della salute pubblica per attivare il blocco dell’esportazione di prodotti derivati. Sul mercato giapponese a Francia Germania Olanda e Belgio è già capitato. E’ quindi necessario un costante impegno della filiera attraverso efficaci azioni preventive per evitare l’introduzione e la propagazione di malattie animali. Indispensabile il coinvolgimento quindi delle autorità veterinarie. Da qui la possibilità di migliorare l’export verso gli USA stessi, obiettivo possibile attraverso il riconoscimento statunitense del migliorato status zoo-sanitario dell’Italia.( Agrisole, 4-10 aprile 2003)