Spetta alle Province autonome di Trento e Bolzano, e non allo Stato, fare sopralluoghi per la verifica dei requisiti di tutela igienico-sanitaria della produzione, commercio e lavorazione di sostanze alimentari e bevande, anche se si tratta di controlli per verificare il rispetto delle previsioni comunitarie. Lo ha stabilito con una sentenza depositata ieri la Corte Costituzionale (n. 103, scritta dal presidente Riccardo Chieppa) dichiarando l'illegittimità costituzionale dell'art. 3bis, comma 7, del decreto legislativo n. 155 del 1997 riguardante l'attuazione delle direttive comunitarie sull'igiene dei prodotti alimentari. La Consulta ha dato ragione alla Provincia autonoma di Trento che aveva presentato ricorso nel febbraio del 2000, prima cioè dell'entrata in vigore della riforma del titolo V della Costituzione. Ma - premette la Corte - dal momento che si tratta di una questione che riguarda la ripartizione di competenze tra Stato e Provincia autonoma (cosi' come per le Regioni a statuto speciale) le disposizioni della riforma del titolo V non sono destinate a prevalere sugli statuti speciali. L'igiene e la sanita' sono attribuite alle province autonome, pertanto - si legge nella sentenza - ''i controlli e la vigilanza spettano alle stesse province autonome, non essendo escluse dalla previsione dello statuto speciale o dalle relative norme di attuazione. Beninteso - specifica la Consulta - le violazioni di precetti penali non possono non restare nella sfera di intervento della polizia giudiziaria e della giustizia penale''. ''Ne' puo' trarsi alcuna giustificazione - si legge nelle motivazioni della sentenza - dall'esigenza di intervento statale di vigilanza sull'adempimento di pretesi obblighi comunitari, che non possono toccare, per questa parte, la ripartizione di competenze tra Stato e Regione. L'intervento statale - aggiunge la Consulta - puo' esservi solo in presenza di un verificato inadempimento da parte delle Province autonome di specifichi obblighi di vigilanza, compresi quelli sul rispetto di prescrizioni comunitarie e con le garanzie previste. Ipotesi completamente al di fuori della previsione normativa in esame''. (ANSA).