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MINSAL E ISS:RESTYLING CONCLUSO

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto presidenziale riguardante il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero della Salute, diviso in tre dipartimenti: qualità, innovazione, prevenzione e comunicazione. Il dipartimento Qualità, ha spiegato lo stesso ministero, provvederà alle attività e agli interventi per lo sviluppo e il monitoraggio di sistemi di garanzia della qualità del Servizio sanitario nazionale; il Dipartimento dell'Innovazione, invece, svolgerà attività e interventi di propulsione e vigilanza per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica in materia sanitaria; il terzo dipartimento, quello della Prevenzione e Comunicazione, provvederà invece alle attività di coordinamento e vigilanza e di diretto intervento di spettanza statale in tema di tutela della salute, dell'ambiente e delle condizioni di vita e di benessere delle persone e degli animali, nonchè all'informazione e comunicazione agli operatori e ai cittadini e alle relazioni interne ed internazionali. E' formato da quattro Direzioni generali: prevenzione sanitaria; sanita' veterinaria e alimenti; comunicazione e relazioni istituzionali; rapporti con l'Unione Europea e rapporti internazionali.
Si è concluso anche il complesso processo di riorganizzazione dell'Istituto Superiore di Sanità. Il «restyling» mira soprattutto a rafforzare l'autonomia dell'Iss, non solo dal punto di vista delle scelte scientifiche, ma anche sul fronte gestionale e organizzativo. Il nuovo assetto prevede che l'Iss - per promuovere ed espandere i progetti di ricerca in campo sanitario - possa partecipare a consorzi, fondazioni e società anche private. I 20 laboratori in cui fino a oggi era suddiviso l'Iss sono stati “accorpati” in sette dipartimenti e due centri nazionali. Dallo sviluppo e la valutazione delle tecnologie biomediche più avanzate ai controlli sulla sicurezza degli alimenti e dell'ambiente; dal monitoraggio della qualità dei servizi sanitari alla ricerca in campo oncologico e delle neuroscienze, fino al check sulle malattie infettive e alla messa a punto di risposte efficaci a eventuali attacchi bioterroristici.