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LAV: QUINTO RAPPORTO ZOOMAFIA

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Nel 2002 il giro d’affari della criminalità organizzata legato allo sfruttamento illegale di animali si è mantenuto stabile su circa 3 miliardi di euro: è quanto emerge dalla quinta edizione del “Rapporto Zoomafia” pubblicato dalla LAV- Lega Antivivisezione- e presentato questa mattina presso la Camera dei Deputati. Ma il dato allarmante per la LAV è che il 2002 ha mostrato chiari segni di un progressivo ridimensionamento delle azioni di contrasto delle forze dell’ordine, in modo particolare riferite ai combattimenti tra animali, secondo una tendenza iniziata già negli anni passati. E così le persone denunciate per fatti relativi ai combattimenti e all’uso di cani a scopo intimidatorio (rapine, spaccio, ecc.) sono passate da 233 (1998) a 79 (2000), fino a ridursi a 41 nel 2002.
“Quest’anomalia può essere spiegata in parte con l’assenza di un’adeguata normativa di riferimento e in parte con la diminuzione dell’attenzione dei media per la cinomachia, concentrata prevalentemente sul problema della presunta pericolosità dei pit bull e della sicurezza delle persone”, ha dichiarato Ciro Troiano, autore del Rapporto e responsabile dell’Osservatorio nazionale Zoomafia della LAV.
Da questa flessione sono escluse le operazioni di polizia contro le corse clandestine di cavalli e le truffe dell’ippica che, al contrario, nel 2002 hanno avuto un sostanziale incremento: 13 interventi delle forze dell’ordine (5 nel 2001), 171 persone denunciate (91 nel 2001), 30 cavalli sequestrati (10 nel 2001). Allarmante la stima degli animali d’allevamento rubati: 20mila, il doppio rispetto al 2001, con un introito di 25 milioni di Euro e con tutti i pericoli che conseguono al potenziale espandersi di un mercato parallelo che sfugge ai controlli sanitari.
Il traffico illecito di animali esotici protetti anche nel 2002 ha mantenuto il suo giro d’affari stabile intorno ai 500 milioni di euro. Gli ultimi dati disponibili sui sequestri effettuati dal servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato si riferiscono al 2001: su 427 operazioni di sequestro, gli animali e i prodotti derivati sequestrati sono stati 12.339, tra cui 929 animali vivi e 940 morti, 240 unità di fauna cacciata morta, 1.464 prodotti derivati da animali e 8.388 articoli di pellame.
“Un nuovo vigoroso impulso delle attività di contrasto delle forze dell’ordine nei confronti della criminalità che gestisce i combattimenti fra cani e le corse clandestine di cavalli, sarà possibile non appena la Commissione Giustizia del Senato approverà, speriamo nel più breve tempo possibile, la legge LAV già approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati, che istituisce due nuovi titoli del Codice Penale contro il maltrattamento di animali, i combattimenti e le competizioni non autorizzate fra animali, introducendo la reclusione da 2 a 4 anni e la multa da 25.000 a 100.000 Euro: solo allora l’Italia avrà gli strumenti per arginare questa drammatica realtà - conclude Ciro Troiano.