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PROFESSIONI SANITARIE: APPELLO A VIETTI

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La Commissione Vietti entra nel vivo della riforma degli ordini. Dopo aver affrontato la questione del riconoscimento delle professioni non regolamentate e della costituzione delle società di capitale, oggi si occupa delle competenze ordinistiche. Il documento sul tavolo della Commissione è articolato nei seguenti punti: esercizio delle professioni ordinate, accesso, tirocinio, formazione continua, deontologia, tariffe, pubblicità, obbligo di stipula di assicurazioni per la responsabilità civile, regolamenti interni di ordini e consigli territoriali e nazionali.
Data l’importanza dei punti in lavorazione al Ministero della Giustizia, l’ANMVI ha sottoscritto con le altre associazioni di area sanitaria aderenti a CONSILP Conf-professioni ( ANDI e FIMMG) un documento per sensibilizzare il Ministero della Giustizia e i componenti della Commissione-Vietti sulle professioni sanitarie e in particolare su quella medica, medico-veterinaria e odontoiatrica.
In Commissione ministeriale, infatti, si legge nel documento, “ non viene tenuto in debito conto il fatto che: la formazione medica continua (ECM) è normata dal D.Lg. 229/99 ; il consiglio nazionale della FNOMCeO ha deliberato che, in ambito di ECM , gli ordini non debbano essere organizzatori di eventi formativi tranne che per materie quali l'etica e la deontologia, in quanto enti controllori e garanti dell’ECM medesima; il procedimento disciplinare è normato prevedendo quale organo ultimo di appello la commissione nazionale esercenti arti sanitarie, appositamente istituita presso il ministero della salute”.
ANDI, ANMVI e FIMMG chiedono pertanto che nel testo di riforma si prevedano precise norme a salvaguardia delle professioni sanitarie.