I cuccioli restituiti alla ditta Morini nel reggiano dalle aziende farmaceutiche continuano a essere al centro delle polemiche sollevate dagli animalisti.
«Secondo le informazioni in nostro possesso - spiega Stella Borghi, presidente dell'Enpa alla "Gazzetta di Reggio"- due dei tre carichi sarebbero già tornati nell'allevamento. Sui 114 partiti, ne restano fuori una trentina, che la terza ditta farmaceutica non ha ancora restituito. Il problema è però che il servizio veterinario dell'Ausl di Montecchio non ha ancora avviato le procedure per la confisca dei cuccioli rientrati, in applicazione della legge regionale anti vivisezione in vigore dal 2 agosto scorso, che prevede tra l'altro la confisca di animali che siano stati oggetto di violazione della legge stessa».
La direzione dell'Ausl di Reggio ha però fatto sapere ieri di aver ricevuto una segnalazione dal servizio veterinario di Montecchio, secondo cui la legge regionale sarebbe «poco chiara nell'indicare i metodi applicativi della procedura di confisca». A questo proposito la direzione dell'Ausl ha comunicato di aver già scritto alla Regione, per «chiedere chiarimenti in merito all'applicazione della legge regionale anti vivisezione».
Oggi la Gazzetta di Reggio pubblica un’intervista di Oscar Grazioli al ricercatore Pietro Croce, sostenitore dell’”antivivisezionismo scientifico”.
VIVISEZIONE: LEGGE POCO CHIARA
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