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LAV: MODIFICARE IL CODICE PENALE

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Ieri, presso la Camera dei Deputati, la LAV ha presentato la sua proposta di riforma dell’art. 727 del Codice penale sul maltrattamento d’animali. L’Associazione denuncia: 1000 vittime di maltrattamenti nei primi 5 mesi di quest’anno, ma i cittadini sporgono più denunce. In breve si tratta di modificare gli articoli 638 e 727 del codice penale, e il riconoscimento dei diritti degli animali. Non più pene pecunarie irrisorie (tra i 1000 e i 5000 euro) per i torturatori, ma sanzioni severe ( come l'arresto da un mese a due anni a seconda della gravità e un'ammenda pecuniaria da 500 a 6000 euro), e procedimenti penali adeguati alle normative europee con la previsione. Per Gianluca Felicetti, responsabile istituzionale LAV, "agli animali devono almeno essere assicurate le cosiddette cinque libertà fondamentali: dalla fame e dalla sete, dal disagio, dal dolore, dalla paura e dall'angoscia, la libera manifestazione delle caratteristiche proprie di ogni specie. ll grande passo in avanti della nuova legge - ha continuato - Felicetti - è il riconoscimento dell'animale come essere senziente e non come oggetto: mentre prima veniva punito il reato contro il comune senso di morale e pietà, oggi viene punito il reato contro l'essere vivente".